TÜRKİYE
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Erdogan condanna gli attacchi israeliani, ribadisce il sostegno alla Siria in una telefonata con al Sharaa
Il presidente Erdogan descrive gli attacchi israeliani come inaccettabili e avverte che l'aggressione di Israele rappresenta una seria minaccia per la stabilità regionale.
Erdogan condanna gli attacchi israeliani, ribadisce il sostegno alla Siria in una telefonata con al Sharaa
Turkish President Erdogan welcomes the ceasefire recently reached with the Druze community in Syria. (Photo: AA Archive) / AA Archive
18 luglio 2025

Il Presidente della Türkiye, Recep Tayyip Erdogan, ha condannato fermamente i recenti attacchi di Israele contro la Siria durante una telefonata con il Presidente siriano Ahmed al Sharaa, riaffermando il continuo sostegno della Türkiye al popolo siriano.

Il Presidente Erdogan ha definito gli attacchi israeliani inaccettabili, avvertendo che l'aggressione di Israele rappresenta una seria minaccia per la stabilità regionale.

Erdogan ha sottolineato l'impegno della Türkiye a sostenere la Siria, promettendo un supporto continuo mentre il paese affronta sfide crescenti.

Erdogan ha anche accolto con favore il cessate il fuoco recentemente raggiunto con la comunità drusa in Siria, descrivendolo come uno sviluppo positivo.

Da parte sua, il Presidente al Sharaa ha ringraziato Erdogan per il sostegno della Türkiye all'unità politica, all'integrità territoriale e alla sovranità nazionale della Siria.

Mediazione turca pone fine agli scontri

Fonti di sicurezza hanno riferito giovedì che gli sforzi diplomatici, guidati dal Ministro degli Esteri Hakan Fidan e dal capo del MIT Ibrahim Kalin, hanno contribuito a negoziare un cessate il fuoco nella provincia siriana di Sweida.

Gli scontri, durati due giorni nella provincia a maggioranza drusa, hanno visto l'intervento di forze allineate al governo, minacciando di destabilizzare una regione che negli ultimi anni era rimasta relativamente isolata dal più ampio conflitto civile siriano.

Il Ministero dell'Interno siriano ha dichiarato che gli attacchi hanno causato oltre 30 morti e quasi 100 feriti.

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