Secondo un’agenzia di stampa palestinese, lunedì centinaia di coloni israeliani illegali hanno fatto irruzione nella Moschea di Al-Aqsa, situata a Gerusalemme Est occupata, per celebrare la festività ebraica di Shavuot.
La Direzione dei Beni Religiosi Islamici di Gerusalemme ha dichiarato che oltre 500 coloni illegali, sotto la protezione delle forze israeliane, sono entrati a gruppi nell’area sacra dove si trova la moschea.
Testimoni oculari, intervistati dall’Agenzia Anadolu, hanno riferito che i coloni sono entrati nell’area contesa attraverso la Porta di al-Maghariba, situata sul lato occidentale della moschea.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, i coloni illegali hanno svolto rituali talmudici con animo provocatorio alle porte della moschea per celebrare Shavuot.
Dal 2003, Israele consente quasi ogni giorno — esclusi il venerdì e il sabato — l’ingresso dei coloni ebrei illegali nell’area contesa.
La Moschea di Al-Aqsa è il terzo luogo più sacro per i musulmani. Gli ebrei chiamano quest’area “Monte del Tempio”, sostenendo che vi sorgevano due antichi templi ebraici.
Israele ha occupato Gerusalemme Est, dove si trova la Moschea di Al-Aqsa, durante la guerra arabo-israeliana del 1967. Nel 1980 ha annesso l’intera città, ma questo atto non è mai stato riconosciuto dalla comunità internazionale.