Mentre gli sforzi diplomatici si intensificano per porre fine alla guerra pluriennale in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha convocato una riunione di alto livello con i suoi ministri degli Esteri e della Difesa in vista dei colloqui di pace previsti a Istanbul giovedì.
I colloqui, che rappresentano i primi negoziati diretti tra Russia e Ucraina in quasi due anni, si terranno in Türkiye sotto la mediazione di Ankara. Arrivano in un momento di intensa attività diplomatica, con funzionari della NATO e degli Stati Uniti che sottolineano la posizione unica della Türkiye come sede fidata e neutrale per il dialogo.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato giovedì ai giornalisti che il presidente Putin ha presieduto una riunione strategica mercoledì sera con figure chiave dell'apparato di sicurezza e diplomatico russo.
“Prima della partenza della nostra delegazione per Istanbul ieri sera, il presidente Putin ha tenuto una riunione sui preparativi per i prossimi negoziati con la parte ucraina,” ha detto Peskov da Mosca.
All'incontro hanno partecipato il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il nuovo ministro della Difesa Andrey Belousov, il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov e il segretario del Consiglio di Sicurezza Sergey Shoygu, insieme ai capi delle agenzie di intelligence e sicurezza interna della Russia.
La riunione ha riflettuto l'importanza che Mosca attribuisce ai negoziati, che secondo gli osservatori potrebbero determinare la prossima fase della guerra o un possibile percorso diplomatico per la sua risoluzione.
Annunciati i partecipanti della delegazione russa
Secondo un decreto ufficiale, la delegazione russa ai colloqui di Istanbul sarà guidata dall'assistente presidenziale Vladimir Medinsky.
Tra gli altri membri figurano il vice ministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il capo della Direzione Principale dell'Intelligence (GRU) Igor Kostyukov e il vice ministro della Difesa Alexander Fomin. La delegazione sarà supportata da un gruppo di esperti tecnici e legali.
La composizione riflette una rappresentanza trasversale della leadership militare, diplomatica e di intelligence della Russia, suggerendo che Mosca è pronta a impegnarsi in discussioni serie e potenzialmente ampie.
Il ruolo della Türkiye riaffermato come hub diplomatico
La decisione di tenere i colloqui a Istanbul sottolinea il crescente ruolo della Türkiye come mediatore diplomatico. Ankara aveva già ospitato delegazioni russe e ucraine nel marzo 2022, quando era stato raggiunto un accordo preliminare prima che il processo si arenasse.
All'epoca, il negoziatore ucraino David Arakhamia aveva affermato che Kiev si era ritirata dai colloqui dopo una visita dell'allora primo ministro britannico Boris Johnson, che avrebbe scoraggiato qualsiasi accordo prematuro con Mosca. I colloqui rinnovati offrono ora una seconda opportunità per la diplomazia in un contesto regionale e globale mutato.
Sebbene l'Ucraina non abbia ancora confermato ufficialmente la composizione finale della sua delegazione, fonti vicine alla questione affermano che il presidente Volodymyr Zelenskyy ha approvato i colloqui e che le discussioni inizieranno sotto osservazione internazionale.
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha anche sostenuto l'iniziativa, affermando che Washington supporta “qualsiasi meccanismo che porti a una pace giusta.”
Con i ministri degli Esteri della NATO riuniti contemporaneamente ad Antalya, l'attenzione diplomatica rimane saldamente sulla Türkiye — un paese che bilancia i suoi impegni di alleanza con una comprovata capacità di dialogare con tutte le parti.
Mentre le delegazioni si riuniscono a Istanbul, il mondo osserva per vedere se questo rinnovato sforzo potrà porre fine a uno dei conflitti più pericolosi del XXI secolo.