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Xiaomi investirà 7 miliardi di dollari nella produzione di chip
Lo ha annunciato il fondatore e amministratore delegato Lei Jun sui social.
Xiaomi investirà 7 miliardi di dollari nella produzione di chip
Xiaomi founder Lei Jun gestures at a launch event for the Xiaomi 15 Ultra mobile phone and the Xiaomi SU7 Ultra car in Beijing, China, Feb. 27, 2025, / AP
11 ore fa

Xiaomi ha annunciato un piano di investimento da 50 miliardi di yuan (circa 6,9 miliardi di dollari) per sviluppare chip per smartphone progettati internamente.

Xiaomi, nota per il suo vasto portafoglio di prodotti che spazia dagli smartphone agli aspirapolvere intelligenti fino ai veicoli elettrici, è considerata una delle principali aziende di elettronica di consumo in Cina.

In occasione del 15º anniversario della fondazione dell'azienda, Lei Jun ha dichiarato sui social media: "I chip rappresentano un elemento chiave per il progresso tecnologico di Xiaomi. Per questo ci impegneremo con tutte le nostre forze."

Il fondatore ha inoltre spiegato che, in linea con gli obiettivi dell'azienda nel settore dei semiconduttori, Xiaomi ha elaborato un piano di investimento di almeno dieci anni, per un valore complessivo minimo di 50 miliardi di yuan.

Il primo passo dell'azienda nel campo dei semiconduttori risale al 2017, con il lancio del Surge S1, il primo chip progettato internamente da Xiaomi per smartphone.

Tuttavia, a causa di ostacoli tecnici e finanziari, la produzione del chip è stata successivamente interrotta, e da allora l'azienda ha concentrato i suoi sforzi su altri componenti e sui veicoli elettrici.

"Non è un capitolo buio della nostra storia," ha scritto Lei lunedì. "È parte del percorso che abbiamo intrapreso."

Il miliardario imprenditore ha infine aggiunto che dal 2021 il programma di sviluppo dei chip di Xiaomi ha ricevuto un finanziamento per la ricerca e lo sviluppo pari a 13,5 miliardi di yuan, impiegando oltre 2.500 persone.

L'annuncio arriva nonostante le restrizioni tecnologiche imposte dagli Stati Uniti

L'annuncio di Xiaomi giunge in un momento in cui sia la Cina sia gli Stati Uniti cercano di garantire l'accesso alle componenti più avanzate nel campo tecnologico.

"Xiaomi ha sempre avuto un 'sogno del chip'," ha scritto Lei Jun, aggiungendo: "Chiedo a tutti un po' più di tempo e pazienza per sostenere l'esplorazione continua in questo percorso."

Numerose aziende cinesi stanno cercando di ridurre la dipendenza da fornitori stranieri sviluppando chip propri, nel contesto di una crescente competizione globale.

La rivale di Xiaomi, il gigante tecnologico Huawei, ha lanciato nel 2023 uno smartphone ad alte prestazioni con un chip che, secondo gli esperti, non avrebbe potuto essere prodotto senza tecnologie straniere. Il fatto ha sollevato dubbi sull'efficacia delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti.

Pascal Viaud, amministratore delegato della società di consulenza Ubik, ha dichiarato all'AFP che questa mossa "potrebbe portare alla nascita di nuovi campioni capaci di competere con aziende americane come Qualcomm."

Anche il governo di Pechino sta spingendo le imprese a ridurre la dipendenza dalle tecnologie straniere.

Lo scorso mese, il leader cinese Xi Jinping ha invitato le aziende a puntare sull'autosufficienza tecnologica come obiettivo prioritario per il settore.

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