L'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha adottato martedì un accordo storico sulla gestione delle future crisi sanitarie, raggiunto dopo oltre tre anni di negoziati scaturiti dalla crisi del Covid-19.
L'accordo mira a prevenire la risposta frammentata e il disordine internazionale che hanno caratterizzato la pandemia di Covid-19, migliorando il coordinamento globale, la sorveglianza e l'accesso ai vaccini in caso di future pandemie.
L'Assemblea annuale decisionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato il piano martedì presso la sua sede di Ginevra.
"È un giorno storico", ha dichiarato il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo il voto.
Il testo dell'accordo è stato finalizzato per consenso il mese scorso, dopo numerosi round di negoziati intensi.
Gli Stati Uniti si sono ritirati da questi colloqui, a seguito della decisione dell'ex presidente Donald Trump di ritirare il paese dall'OMS, un processo che richiede un anno per essere completato.
"Il mondo è oggi più sicuro grazie alla leadership, alla collaborazione e all'impegno dei nostri stati membri nell'adottare lo storico Accordo Pandemico dell'OMS", ha dichiarato Tedros in un comunicato.
"L'accordo rappresenta una vittoria per la salute pubblica, la scienza e l'azione multilaterale. Garantirà che, collettivamente, possiamo meglio proteggere il mondo dalle minacce pandemiche future.
"È anche un riconoscimento da parte della comunità internazionale che i nostri cittadini, le nostre società e le nostre economie non devono più essere lasciati vulnerabili a soffrire perdite come quelle subite durante il Covid-19."
Percorso verso la ratifica
L'accordo mira a migliorare il rilevamento e il contrasto delle pandemie concentrandosi su un maggiore coordinamento internazionale, una sorveglianza più efficace e un accesso più equo a vaccini e trattamenti.
I negoziati sono stati tesi a causa di disaccordi tra paesi ricchi e paesi in via di sviluppo, con questi ultimi che si sono sentiti esclusi dall'accesso ai vaccini durante la pandemia di Covid-19.
L'accordo ha incontrato opposizioni da parte di coloro che temevano potesse intaccare la sovranità degli stati.
I paesi hanno tempo fino a maggio 2026 per definire i dettagli del meccanismo di Accesso ai Patogeni e Condivisione dei Benefici (PABS) previsto dall'accordo.
Il meccanismo PABS riguarda la condivisione dell'accesso ai patogeni con potenziale pandemico e la distribuzione dei benefici derivanti da essi: vaccini, test e trattamenti.
Una volta finalizzato il sistema PABS, l'accordo potrà essere ratificato. Sono necessarie sessanta ratifiche affinché il trattato entri in vigore.
Precious Matsoso del Sudafrica e l'ambasciatrice francese per la salute globale Anne-Claire Amprou hanno co-presieduto il processo negoziale che ha portato all'accordo.
"L'obiettivo è creare un sistema basato su regole, a prova di futuro, che resista alla prova del tempo. Non intacca, né intaccherà, la sovranità degli stati", ha dichiarato lunedì all'assemblea.
"In un'epoca di crescenti tensioni geopolitiche e cambiamenti sismici, questo accordo è la prova che il mondo è ancora unito."