Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha annunciato la revoca di 60 milioni di dollari in sovvenzioni federali all'Università di Harvard a causa della sua "incapacità di affrontare le molestie antisemite e la discriminazione razziale".
"A causa della continua incapacità dell'Università di Harvard di affrontare le molestie antisemite e la discriminazione razziale, stiamo revocando finanziamenti pluriennali per un totale di circa 60 milioni di dollari," ha dichiarato il Dipartimento in un comunicato su X lunedì.
"Durante l'Amministrazione Trump, la discriminazione non sarà tollerata nei campus. I fondi federali devono sostenere istituzioni che proteggano tutti gli studenti."
Nelle ultime settimane, l'amministrazione Trump ha intensificato le sue azioni contro Harvard. Ha avviato una revisione formale di quasi 9 miliardi di dollari in finanziamenti federali destinati all'università e ha richiesto che Harvard adottasse provvedimenti contro alcuni gruppi filopalestinesi e l'uso di maschere durante le proteste.
Inoltre, ha sollecitato Harvard a fornire maggiori dettagli sui suoi legami con l'estero, minacciando di revocare il suo status di esenzione fiscale e l'autorizzazione a iscrivere studenti stranieri.
Ad aprile, l'università ha respinto le richieste di Trump, definendole un attacco alla libertà di parola e all'autonomia accademica, e alla fine del mese ha citato in giudizio l'amministrazione Trump per la sospensione di circa 2,3 miliardi di dollari in finanziamenti federali.
Università nel mirino
Mentre l’amministrazione Trump intensifica la pressione sulle università statunitensi a causa delle proteste filopalestinesi e di altre questioni, ha rafforzato il controllo sull’ateneo prestigioso.
Nel processo iniziato con la Columbia University, ritenuta responsabile della diffusione delle proteste filopalestinesi nei campus statunitensi, sono stati annullati 400 milioni di dollari di finanziamenti federali destinati all’ateneo. Alla fine, l’università ha ceduto alle pressioni, annunciando ampie modifiche alle proprie politiche, comprese quelle relative alle proteste nei campus.
Successivamente, l’amministrazione Trump ha congelato i fondi federali destinati alla Cornell University e alla Northwestern University, accusate di aver permesso lo svolgimento di proteste filopalestinesi.