Durante un incontro al Cremlino con Aleksandr Trufanov, cittadino russo recentemente liberato, e la sua famiglia, Putin ha attribuito il successo del rilascio ai legami storici tra la Russia e il popolo palestinese.
“Naturalmente, faremo tutto il possibile per ripetere spesso successi simili e per garantire che tutti coloro che hanno incontrato difficoltà simili riacquistino la libertà”, ha dichiarato Putin.
Putin ha ringraziato il gruppo palestinese Hamas per aver liberato Trufanov, ma non ha espresso alcuna valutazione politica sulla situazione generale della regione.
“Penso che dovremmo ringraziare la leadership politica di Hamas per aver ascoltato il nostro appello e aver compiuto questo atto umanitario: lei è stato rilasciato. Voglio congratularmi con voi per questo”.
Le agenzie di stampa russe hanno riferito che Putin ha anche consegnato dei fiori alla madre di Trufanov, Elena, e alla sua fidanzata, Sapir Cohen. Erano tra i circa 250 ostaggi.
Edan Alexander says Hamas was willing to release him three weeks ago, but Netanyahu rejected and resumed the war.
Ipocrisia di Stati Uniti e Israele
La mossa di Putin è in netto contrasto con le affermazioni di Stati Uniti e Israele secondo cui Hamas avrebbe rifiutato di rilasciare gli ostaggi. Queste affermazioni sono state smentite dagli stessi ostaggi.
Mercoledì, il gruppo di resistenza palestinese Jihad islamica ha pubblicato un video dell'ostaggio israelo-tedesco Rom Braslavski. Nel video, Braslavski ha criticato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu per l'incessante bombardamento di Gaza assediata.
“Dove sei?”, chiedeva Braslavski, accusando Netanyahu di non aver mantenuto la promessa di rilasciare gli ostaggi.
Ha anche criticato il noto ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir per la sua opposizione al cessate il fuoco e all'accordo sugli ostaggi.
All'inizio della settimana, anche l'ostaggio israelo-americano Edan Alexander ha criticato il presidente Donald Trump per aver creduto alle bugie di Netanyahu.
“Tutti hanno mentito: il mio popolo, il governo israeliano, l'esercito e l'amministrazione statunitense”, ha detto Alexander.
Alexander ha ricordato che Hamas era pronto a rilasciare gli ostaggi qualche settimana fa, ma Netanyahu ha rifiutato e ha deciso di porre fine al cessate il fuoco e di ricominciare la sua guerra.
