Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso speranza che Israele e Iran possano eventualmente raggiungere un cessate il fuoco, anche se ha osservato che, a volte, i Paesi "devono prima combattere per risolvere le cose".

Trump ha ribadito che gli Stati Uniti continueranno a sostenere Israele nella sua "difesa". "Spero che ci sarà un accordo. Penso che sia il momento giusto per un accordo e vedremo cosa succederà. A volte devono combattere, ma vedremo cosa accadrà", ha dichiarato Trump.

Parlando con i giornalisti prima di partire per il vertice del G7 in Canada, Trump ha evitato di dire se avesse chiesto a Israele di sospendere gli attacchi contro l'Iran.

L'ultimo sviluppo arriva mentre il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto con favore le recenti dichiarazioni del suo omologo statunitense sulla necessità di porre fine al conflitto tra Israele e Iran, sottolineando l'urgenza di un'azione immediata per prevenire una catastrofe che potrebbe infiammare l'intera regione.

I due leader hanno discusso del conflitto tra Israele e Iran, delle relazioni bilaterali e delle questioni regionali durante una telefonata, ha riferito la Direzione delle Comunicazioni della Türkiye su X domenica.

L'inviato speciale del presidente statunitense, Steve Witkoff, avrebbe dovuto recarsi in Oman domenica per un altro round di colloqui sul nucleare con funzionari iraniani. Tuttavia, a seguito degli attacchi di Israele, l'incontro è stato annullato.

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha definito i negoziati sul nucleare "ingiustificabili" dopo gli attacchi, che ha affermato essere stati condotti con il supporto degli Stati Uniti.

Secondo i media statali iraniani, il bilancio delle vittime degli attacchi di Israele contro l'Iran da venerdì è salito a 224, di cui il 90% sono civili.