Afnan al-Ghanam, di Gaza, ha avuto il suo primo figlio durante la guerra, 13 mesi fa, quando la famiglia viveva ancora nella propria casa.
Stava per partorire di nuovo in primavera, ma questa volta viveva in un campo profughi fatiscente. Almeno una fragile tregua aveva portato una relativa calma.
Poi, prima dell’alba di martedì, un attacco aereo israeliano ha colpito la tenda della famiglia. Al-Ghanam, incinta di sette mesi, e Mohammed, il suo primo figlio, sono stati entrambi uccisi.
“Questo è il loro obiettivo’” ha detto il marito di al-Ghanam, Alaa Abu Helal, mentre teneva il corpo di Mohammed, avvolto in un panno, nell’obitorio dell’Ospedale Nasser, nella città meridionale di Khan Younis. “È nato durante la guerra in condizioni difficili ed è stato martirizzato nella guerra.”
“I loro obiettivi sono innocenti, puri. Era all’inizio della sua vita,” ha aggiunto, lottando contro le lacrime.
L'assalto aereo di Israele ha infranto la tregua in vigore da metà gennaio e ha sconvolto i palestinesi che finalmente avevano avuto un momento di respiro per cercare di ricostruire le loro vite dopo 15 mesi di bombardamenti, offensive terrestri, dispersione e fame.
Israele ha lanciato la sua campagna genocida a Gaza dopo l'attacco lampo di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele.
Abu Helal ha detto che stava visitando la casa della famiglia nella città più meridionale di Gaza, Rafah, quando il raid ha colpito la tenda della famiglia a Muwasi, un ampio campo per famiglie sfollate fuori Khan Younis. La loro casa a Rafah era stata danneggiata dalla guerra, e lui voleva assicurarsi che non fosse stata saccheggiata.
La ventenne al-Ghanam e Mohammed erano rimasti a Muwasi. “Se ne sono andati e mi hanno lasciato solo,” ha detto Abu Helal. “Anche il bambino non ancora nato è morto.”
Mohammed era nato a Rafah. Poco dopo, a maggio, la famiglia era stata costretta a fuggire dalla città, quando le truppe israeliane avevano ordinato un'evacuazione di massa e preso d'assalto la città. L'offensiva aveva raso al suolo gran parte della città mentre le truppe combattevano contro i combattenti di Hamas.
“Durante la guerra, sei costretto a fuggire per proteggere la tua famiglia e i tuoi figli. Ma alla fine, mio figlio è morto qui.” ha consluso Abu Helal.
“Sono tutti morti.”