Operatori sanitari riferiscono che almeno 54 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri feriti nei nuovi attacchi condotti da Israele nella Striscia di Gaza, già devastata dalla guerra.
Una fonte medica ha dichiarato che mercoledì 16 persone hanno perso la vita in un bombardamento israeliano che ha colpito un edificio nel quartiere Tuffah della città di Gaza, trasformato in rifugio dopo essere stato una scuola. La stessa fonte ha aggiunto che diverse persone risultano ancora intrappolate sotto le macerie.
L’attacco di mercoledì è avvenuto il giorno dopo un altro raid israeliano che ha colpito una scuola nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia, causando almeno 33 morti e 73 feriti.
Secondo i dati diffusi dall’Ufficio stampa del governo di Gaza, dall’inizio della guerra genocida lanciata da Israele nell’ottobre 2023, sono stati colpiti almeno 234 rifugi e centri per sfollati.
Un’altra fonte sanitaria ha riferito che almeno 22 persone sono rimaste uccise in un ulteriore attacco contro un affollato mercato in via al-Wahda, nel cuore di Gaza. Tra le vittime figurano diversi bambini e un giornalista.
Secondo quanto riferito dal corrispondente dell'agenzia Anadolu, l’attacco al mercato di via al-Wahda è avvenuto in un momento di grande affluenza, colpendo un’area piena di negozi e bancarelle.
In un’altra dichiarazione ad Anadolu, una fonte medica ha riferito che un attacco contro un’abitazione nella città di Khan Yunis ha causato la morte di otto persone, tra cui un bambino.
La stessa fonte ha aggiunto che, nella parte orientale della città, un uomo palestinese e sua moglie sono rimasti uccisi in seguito al bombardamento israeliano delle loro abitazioni nella cittadina di Bani Suhaila.
Operatori sanitari hanno inoltre comunicato che tre palestinesi, incluso un bambino, sono stati uccisi in un raid contro il campo profughi di Munasira, a Deir al-Balah, nel centro della Striscia.
Altri tre civili sono morti, e diversi sono rimasti feriti, in un attacco aereo israeliano che ha colpito una casa nel quartiere Tel al-Zaatar del campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza.

"We hold Israel, the occupying power, fully responsible for this deliberate humanitarian catastrophe (in Gaza)", Palestine's Prime Minister Mustafa says at a conference in the occupied West Bank city of Ramallah.
Testimoni oculari hanno riportato che le forze israeliane hanno effettuato demolizioni di abitazioni nel campo profughi di Nuseirat, situato nel centro della Striscia.
Dal 7 ottobre 2023, l'esercito israeliano ha lanciato una brutale offensiva militare contro la Striscia di Gaza, provocando la morte di oltre 52.600 persone, in gran parte donne e bambini.
Nel novembre scorso, la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto contro il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex Ministro della Difesa Yoav Gallant, accusandoli di crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi a Gaza.
Israele è inoltre sotto processo presso la Corte Internazionale di Giustizia, dove è accusato di genocidio a causa della guerra condotta contro le aree residenziali palestinesi.
Palestinian resistance group calls Israel’s war strategy a "cycle of failure," accusing Netanyahu of planning more crimes against civilians "under a cover provided by the US administration."