Trump, durante una visita a Riyadh, è diventato il primo presidente degli Stati Uniti in 25 anni a incontrare un leader siriano, Ahmed Alsharaa, che ha guidato dopo il rovesciamento di Bashar al Assad a dicembre.
Il Presidente del governo di transizione siriano e Trump, entrambi in abiti coordinati, si sono stretti la mano durante un incontro congiunto con il leader saudita, il principe ereditario Mohammed bin Salman, e, in collegamento online, con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, principale sostenitore del nuovo governo a Damasco.
Türkiye e Arabia Saudita avevano entrambe sostenuto la riconciliazione con la Siria, ma questa mossa rappresenta l'ultimo sviluppo che mette Trump in contrasto con Israele, il quale ha espresso pessimismo su Alsharaa e intensificato gli attacchi per indebolire le capacità militari del vecchio avversario.
La Casa Bianca ha dichiarato che Trump ha chiesto al leader siriano di normalizzare le relazioni con Israele aderendo ai cosiddetti Accordi di Abramo, firmati da alcuni stati arabi del Golfo.
Trump ha inoltre richiesto ad Alsharaa di espellere i combattenti palestinesi e di far sì che le nuove autorità siriane prendano il controllo dei campi per i terroristi di Daesh catturati, ha aggiunto la Casa Bianca.
Dopo un incontro durato più del previsto, circa mezz'ora, Trump ha dichiarato che le sanzioni dell'era Assad erano state "davvero paralizzanti" per la Siria.
"Non sarà comunque facile, ma dà loro una buona e forte possibilità, ed è stato un onore per me farlo", ha detto Trump, rivolgendosi a un vertice dei leader arabi del Golfo.
Gli Stati Uniti avevano imposto ampie restrizioni sulle transazioni finanziarie con la Siria durante la brutale guerra civile e avevano chiarito che avrebbero utilizzato le sanzioni per punire chiunque fosse coinvolto nella ricostruzione, finché Assad fosse rimasto al potere senza rendere conto delle atrocità commesse.
Trump non ha dato alcuna indicazione che gli Stati Uniti rimuoveranno la Siria dalla lista nera degli sponsor statali del terrorismo, una designazione risalente al 1979 per il sostegno ai combattenti palestinesi.
Il Qatar, insieme a Egitto e Stati Uniti, aveva negoziato un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a Gaza, entrato in vigore il 19 gennaio, il giorno prima dell'insediamento di Trump.
Israele ha posto fine al cessate il fuoco e ha promesso una nuova offensiva per "eliminare Hamas". Ha bloccato tutti gli aiuti diretti a Gaza per oltre due mesi, suscitando avvertimenti su una carestia imminente.