Durante il fine settimana, almeno 28 palestinesi hanno perso la vita mentre tentavano di accedere agli aiuti umanitari. Secondo il Ministero della Salute di Gaza, dal 27 maggio il numero delle persone uccise nei punti di distribuzione degli aiuti controllati da Israele è salito a 833.
Nello stesso periodo, altre 5.432 persone sono rimaste ferite. Israele è accusato di colpire civili che si radunano per ottenere generi alimentari e forniture mediche essenziali.
Questo bilancio spaventoso giunge dopo una serie di episodi mortali che hanno suscitato nuove condanne da parte delle Nazioni Unite.
La portavoce dell’Ufficio per i Diritti Umani dell’ONU, Ravina Shamdasani, ha definito la situazione “inaccettabile”. “Se le persone devono scegliere tra essere colpite o nutrirsi mentre sono in fila per ricevere beni essenziali come cibo e medicine, questo è inaccettabile”, ha dichiarato Shamdasani.
La Fondazione per gli Aiuti Umanitari a Gaza (GHF), sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha di fatto estromesso il coordinamento umanitario da tempo condotto dalle Nazioni Unite. L’ONU ha rifiutato di collaborare con la GHF, affermando che le sue attività risultano allineate agli obiettivi militari israeliani.
Secondo un corrispondente di TRT World, lunedì un attacco con droni israeliani ha colpito una tenda per sfollati a Khan Yunis, uccidendo due palestinesi e ferendone diversi altri. In episodi separati, attacchi israeliani hanno causato la morte di due persone in cerca di aiuti a Rafah, cinque nella città di Gaza e due nella zona orientale dell’enclave.
Hamas ha chiesto che la gestione degli aiuti umanitari e delle operazioni di soccorso venga affidata alle Nazioni Unite, ma Israele continua a operare attraverso la contestata GHF.
L’agenzia umanitaria dell’ONU ha definito la distribuzione degli aiuti da parte della GHF “uno scandalo” e “una trappola mortale che costa più vite di quante ne salvi”.
L’ONU e diverse organizzazioni umanitarie indipendenti accusano Stati Uniti e Israele di controllare chi può ricevere aiuti nelle aree bombardate.