I ministri del governo del partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu hanno richiesto che Israele annetta la Cisgiordania occupata prima della pausa della Knesset prevista per la fine del mese.
I ministri hanno presentato una petizione in vista dell'incontro della prossima settimana tra Netanyahu e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante il quale si prevede che le discussioni si concentreranno su un possibile cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza e su un accordo per il rilascio di ostaggi con Hamas.
La petizione è stata firmata da 15 ministri del governo e da Amir Ohana, presidente della Knesset, il parlamento israeliano.
Non c'è stata una risposta immediata dall'ufficio del primo ministro. Il Ministro degli Affari Strategici Ron Dermer, da lungo tempo confidente di Netanyahu, non ha firmato la petizione. Dermer si trova a Washington da lunedì per colloqui su Iran e Gaza.
"Noi ministri e membri della Knesset chiediamo di applicare immediatamente la sovranità e la legge israeliana su Giudea e Samaria (la Cisgiordania occupata)", hanno scritto.
La petizione afferma che l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre 2023 ha dimostrato che il concetto di blocchi di insediamenti ebraici accanto alla creazione di uno stato palestinese rappresenta una minaccia esistenziale per Israele.
"Il compito deve essere completato, la minaccia esistenziale eliminata dall'interno, e un altro massacro nel cuore del paese deve essere prevenuto", si legge nella petizione.
Carnage in Israele
Israele ha occupato la Cisgiordania nel 1967 durante la Guerra Arabo-Israeliana.
La Cisgiordania occupata ospita circa 500.000 coloni illegali e oltre 200.000 a Gerusalemme Est occupata. Israele ha costruito oltre 100 insediamenti illegali in tutta la Cisgiordania occupata.
La maggior parte dei paesi considera gli insediamenti sionisti illegali nella Cisgiordania occupata, molti dei quali separano le comunità palestinesi l'una dall'altra, come una violazione del diritto internazionale.
Nella Gaza assediata, Israele ha ucciso oltre 56.600 palestinesi, per lo più donne e bambini, dal 7 ottobre 2023.
Secondo l'agenzia ufficiale di notizie palestinese WAFA, circa 11.000 palestinesi si teme siano sepolti sotto le macerie delle case distrutte.
Gli esperti, tuttavia, sostengono che il bilancio reale delle vittime superi significativamente quanto riportato dalle autorità di Gaza, stimando che potrebbe aggirarsi intorno ai 200.000.