Un accademico americano di spicco è stato arrestato martedì e accusato di aver offeso la Monarchia thailandese, secondo quanto riferito dal suo avvocato, in un raro caso in cui un cittadino straniero è stato coinvolto nella rigida legge di lesa maestà del regno.
Paul Chambers, che ha trascorso più di un decennio insegnando politica del Sud-est asiatico in Thailandia, si trova in detenzione cautelare in attesa di una decisione sulla sua richiesta di cauzione, ha dichiarato l'avvocato Wannaphat Jenroumjit.
"Ha negato l'accusa," ha detto Wannaphat.
Il re thailandese Maha Vajiralongkorn e la sua famiglia stretta sono protetti dalla legge di lesa maestà, che prevede pene fino a 15 anni di carcere per ogni violazione.
L'esercito thailandese ha presentato una denuncia all'inizio di quest'anno contro Chambers, docente presso l'Università di Naresuan nel nord della Thailandia, in relazione a un articolo collegato a una discussione online.
Gli è stata notificata l'accusa la scorsa settimana ed è stato invitato a presentarsi martedì in una stazione di polizia nella provincia settentrionale di Phitsanulok per rispondere formalmente.
"Dobbiamo verificare tutti i dettagli, ma l'imputato ha dichiarato di non aver commesso il fatto, e credo che la legge lo proteggerà," ha affermato Wannaphat.
Thai prosecutors formally indicted influential former prime minister Thaksin Shinawatra under the kingdom's strict royal insult laws over comments he made nearly a decade ago.
Gli Stati Uniti sono 'allarmati'
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dichiarato in un comunicato di essere "allarmato" dall'arresto e ha sottolineato che "prende seriamente la responsabilità di assistere i cittadini statunitensi all'estero."
"Questo caso rafforza le nostre preoccupazioni di lunga data sull'uso delle leggi di lesa maestà in Thailandia. Continuiamo a esortare le autorità thailandesi a rispettare la libertà di espressione," ha aggiunto il comunicato.
Chambers ha dichiarato ai media la scorsa settimana di sentirsi "intimidito" dalla situazione, ma di essere supportato dall'ambasciata americana e dai colleghi della sua università.
Le accuse basate sulla legge thailandese contro la diffamazione reale sono aumentate negli ultimi anni e i critici affermano che viene utilizzata impropriamente per soffocare il dissenso.
L'organizzazione Thai Lawyers for Human Rights (TLHR) ha dichiarato che è "raro" che un cittadino straniero affronti tali accuse.
Organizzazioni internazionali di monitoraggio hanno espresso preoccupazione per l'uso crescente della legge contro accademici, attivisti e persino studenti.
Un uomo nel nord della Thailandia è stato condannato ad almeno 50 anni di carcere per lesa maestà lo scorso anno, mentre una donna ha ricevuto 43 anni nel 2021.
E nel 2023 un uomo è stato condannato a due anni di carcere per aver venduto calendari satirici con anatre di gomma che, secondo un tribunale, diffamavano il re.
