Il sindaco di Atene, Haris Doukas, ha risposto duramente domenica all'ambasciatore israeliano, affermando che la Grecia non ha bisogno di “lezioni di democrazia da chi uccide civili,” in seguito alle critiche del rappresentante israeliano riguardo presunti graffiti antisemiti nella capitale greca.
Parlando dopo che l'ambasciatore israeliano Noam Katz aveva accusato le autorità cittadine di non aver agito contro graffiti che avrebbero fatto sentire “a disagio” i visitatori israeliani, Doukas ha difeso l'operato della sua amministrazione e ha richiamato l'attenzione sulle atrocità commesse da Israele a Gaza.
“Come autorità municipale della città, ci siamo sempre opposti alla violenza e al razzismo. Ma non accettiamo lezioni di democrazia da chi uccide civili e bambini in fila per il cibo—da chi è responsabile della morte di decine di persone ogni giorno a Gaza a causa di bombardamenti, fame e sete,” ha dichiarato.
Doukas ha inoltre criticato quella che ha definito un'indignazione selettiva da parte dell'ambasciatore israeliano. “È sconvolgente che l'ambasciatore Katz scelga di concentrarsi esclusivamente sui graffiti—molti dei quali vengono rimossi—ignorando il genocidio senza precedenti che si sta compiendo a Gaza,” ha aggiunto.
Katz aveva espresso le sue osservazioni in un'intervista al quotidiano greco Kathimerini, dove aveva sottolineato l'impatto dei graffiti antisemiti sui visitatori israeliani e accusato le autorità cittadine di non fare abbastanza per rimuoverli.
Le dichiarazioni arrivano sullo sfondo della guerra in corso a Gaza, iniziata il 7 ottobre 2023. Secondo il Ministero della Salute palestinese nell'enclave, più di 60.800 palestinesi—per lo più donne e bambini—sono stati uccisi. Il blocco ha causato gravi carenze di cibo, acqua e medicine, con almeno 175 persone, tra cui 93 bambini, morte per cause legate alla fame.
Israele ha respinto ripetuti appelli internazionali per un cessate il fuoco. A novembre, la Corte Penale Internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto contro il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex Ministro della Difesa Yoav Gallant per presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Separatamente, Israele è anche oggetto di un caso di genocidio presentato dal Sudafrica presso la Corte Internazionale di Giustizia (CIG).
Lo scontro diplomatico ad Atene evidenzia la crescente indignazione internazionale per la crisi umanitaria a Gaza e l'aumento dell'attenzione sul comportamento di Israele nella sua offensiva militare.