POLITICA
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Ecuador in allerta per un presunto complotto di assassinio contro il presidente eletto
Il governo afferma che assassini stranieri stanno pianificando attacchi e disordini in vista dell'insediamento di Noboa, accusando gruppi criminali e fazioni politiche sconfitte alle urne di collusione.
Ecuador in allerta per un presunto complotto di assassinio contro il presidente eletto
Noboa, set to be sworn in on May 24, faces the challenge of stabilizing a country plagued by cartel violence. / Photo: AFP
15 ore fa

Il governo dell'Ecuador ha dichiarato lo stato di “massima allerta” in seguito a un rapporto di intelligence su un presunto complotto per assassinare il presidente eletto Daniel Noboa.

“Condanniamo e respingiamo con forza qualsiasi tentativo di attentare alla vita del Presidente della Repubblica, delle autorità statali e dei funzionari pubblici,” ha dichiarato il Ministero del Governo in un comunicato ufficiale pubblicato su X sabato.

“Lo Stato è in massima allerta,” ha aggiunto.

Secondo i rapporti di intelligence, sicari provenienti dal Messico e da altri Paesi starebbero entrando in Ecuador per compiere “attacchi terroristici” e fomentare “disordini nelle strade attraverso manifestazioni violente”.

Il comunicato ha attribuito la responsabilità a “organizzazioni criminali, in collusione con settori politici sconfitti alle urne”, senza però fornire nomi specifici.

“Queste azioni non mirano solo a destabilizzare il governo, ma anche a minare la democrazia, la sovranità dell’Ecuador, la pace e lo stato di diritto,” si legge nel comunicato.

Secondo il ministero, le Forze Armate, la Polizia Nazionale e le agenzie di intelligence stanno lavorando in coordinamento per individuare e “neutralizzare” eventuali minacce.

“Risponderemo con tutta la nostra forza—la nostra determinazione sarà messa alla prova. Non dimentichiamolo: prevaliamo e continueremo a prevalere.”

Non sono stati nominati individui o gruppi specifici nel comunicato, e le autorità non hanno ancora divulgato ulteriori dettagli operativi.

“Frode elettorale”

L'annuncio arriva in un momento di crescenti tensioni politiche nel Paese.

Noboa ha sconfitto Luisa Gonzalez nel ballottaggio del 13 aprile, ma Gonzalez lo ha accusato di “grottesca frode elettorale”.

Il consiglio elettorale dell’Ecuador e gli osservatori internazionali hanno respinto le sue accuse.

La presidente messicana Claudia Sheinbaum, che sostiene Gonzalez, non ha riconosciuto la vittoria di Noboa.

Dopo la diffusione del rapporto sul presunto complotto contro Noboa, il Ministero degli Esteri messicano ha respinto qualsiasi suggerimento di coinvolgimento: “Il nostro Paese è e sarà sempre guidato dal principio di non intervento.”

Anche la Colombia non ha ancora ufficialmente riconosciuto il risultato. Noboa, che dovrebbe essere insediato il 24 maggio, si trova ad affrontare la sfida di stabilizzare un Paese afflitto dalla violenza dei cartelli, con un omicidio segnalato ogni ora all'inizio di quest'anno.

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