Secondo i dati di Flightradar24, in seguito agli attacchi israeliani contro obiettivi in Iran, diverse compagnie aeree hanno iniziato a evitare lo spazio aereo di Israele, Iran, Iraq e Giordania, nel tentativo di garantire la sicurezza di passeggeri ed equipaggi, cancellando voli e modificando le rotte.
L'aumento dei conflitti armati a livello globale rappresenta un peso crescente per le operazioni e la redditività del settore aereo, oltre a porre seri problemi di sicurezza. Secondo la società di consulenza Osprey Flight Solutions, dal 2001 sei aerei commerciali sono stati colpiti per errore e altri tre sono sfuggiti per poco a un attacco.
Israele ha dichiarato che l'operazione di venerdì contro l'Iran — mirata a impianti nucleari, fabbriche di missili balistici e comandanti militari — rappresenta l'inizio di un attacco "multi-fase" volto a impedire a Teheran di costruire un'arma nucleare.
L'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv è stato chiuso fino a nuovo avviso, mentre le unità di difesa aerea israeliane sono state poste in stato di massima allerta per eventuali attacchi di ritorsione provenienti dall'Iran.
La compagnia di bandiera israeliana El Al Airlines ha annunciato la sospensione di tutti i voli da e per Israele.
Anche l'Iran ha chiuso il proprio spazio aereo fino a nuova comunicazione, secondo i media statali e le notifiche inviate ai piloti.
Mentre le notizie sugli attacchi si diffondevano, diversi voli commerciali — tra cui quelli operati da Emirates (con base a Dubai), Lufthansa e Air India — stavano sorvolando l'Iran. Air India, che utilizza lo spazio aereo iraniano per le rotte verso Europa e Nord America, ha comunicato che alcuni voli in partenza da New York, Vancouver, Chicago e Londra sono stati deviati o fatti rientrare.
Nessun commento ufficiale è ancora arrivato da Emirates e Lufthansa.
La situazione in evoluzione: chiusure dello spazio aereo e deviazioni di volo in tutta la regione
Secondo i media statali iracheni, l'Iraq ha chiuso il proprio spazio aereo e ha sospeso tutto il traffico negli aeroporti del paese nelle prime ore di venerdì mattina. La parte orientale dell'Iraq, vicina al confine con l'Iran, rappresenta uno dei corridoi aerei più trafficati al mondo, attraversato ogni giorno da decine di voli — in gran parte provenienti dall'Asia — diretti verso l'Europa o il Golfo.
I dati di tracciamento dei voli mostrano che molti aerei stanno iniziando a deviare verso rotte alternative attraverso l'Asia centrale o l'Arabia Saudita.
Anche la Giordania, situata tra Israele e l'Iraq, ha chiuso il proprio spazio aereo poche ore dopo l'inizio della campagna di attacchi israeliani.
Il sito Safe Airspace, gestito da OPSGROUP — un'organizzazione che fornisce informazioni sui rischi del volo — ha avvertito: "La situazione è in continuo sviluppo; gli operatori devono prestare massima cautela nell'area."
Alcuni voli diretti a Dubai venerdì mattina sono stati dirottati. Un volo Emirates da Manchester è stato deviato verso Istanbul, mentre un volo Flydubai da Belgrado è stato indirizzato verso Erevan, in Armenia.
La compagnia low cost Flydubai ha annunciato la sospensione dei voli verso Amman, Beirut, Damasco, l'Iran e Israele. Ha inoltre riferito che numerosi voli sono stati cancellati, deviati o fatti tornare agli aeroporti di partenza.
Secondo Flightradar24, Qatar Airways ha cancellato due voli previsti per Damasco nella giornata di venerdì.
Dal riaccendersi del conflitto israelo-palestinese nell'ottobre 2023, lo spazio aereo del Medio Oriente è diventato teatro di rischio anche per l'aviazione civile, con frequenti attacchi missilistici e con droni, in alcuni casi visibili anche da bordo degli aerei da parte di passeggeri e piloti.
Secondo Eurocontrol, lo spazio aereo mediorientale ha gestito in media 1.400 voli al giorno da e verso l'Europa lo scorso anno.
Nel 2023, due episodi gravi hanno coinvolto velivoli civili colpiti da armi da fuoco in Kazakistan e Sudan. Questi incidenti seguono altri casi drammatici come l'abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines sull'Ucraina orientale nel 2014 e quello del volo PS752 della Ukraine International Airlines, partito da Teheran nel 2020.