Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) ha lanciato un severo avvertimento sulla crisi della fame in peggioramento a Gaza, definendola un "disastro provocato dall'uomo" mentre il blocco degli aiuti imposto da Israele aggrava la malnutrizione mortale tra i bambini.
"La fame è diffusa a Gaza e le persone stanno morendo," ha dichiarato l'Agenzia su X lunedì, dipingendo un quadro desolante della vita quotidiana sotto l'assedio israeliano.
UNICEF, sottolineando che "la malnutrizione mortale tra i bambini sta raggiungendo livelli catastrofici", ha affermato che "il cibo è pericolosamente scarso e l'acqua potabile è al di sotto dei livelli di emergenza."
"Gli aiuti sono gravemente limitati e difficili da raggiungere," ha aggiunto l'agenzia delle Nazioni Unite.
UNICEF, rendendo noto l'urgenza della situazione, ha dichiarato: "Basta così. Le Nazioni Unite devono essere autorizzate a fornire aiuti di ogni tipo su larga scala alle famiglie, ovunque si trovino."
"La fame è una realtà orribile per i bambini e le famiglie a Gaza," ha affermato, sottolineando che gli aiuti devono essere urgentemente consentiti nell'enclave.
Fame in mezzo al genocidio
L'avvertimento di UNICEF è arrivato in un momento in cui gli attacchi incessanti di Israele sull'enclave assediata non mostrano segni di tregua, mentre una carestia sempre più profonda miete altre vittime.
Almeno 18 persone sono morte di fame nelle ultime 24 ore, evidenziando la catastrofe umanitaria in corso mentre i bombardamenti incessanti e la privazione spingono i civili oltre il limite.
Israele ha ucciso oltre 59.000 palestinesi, per lo più donne e bambini, nella sua carneficina nell'enclave assediata.
Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA, circa 11.000 palestinesi si teme siano sepolti sotto le macerie delle case distrutte.
Gli esperti, tuttavia, sostengono che il bilancio reale delle vittime superi di gran lunga quanto riportato dalle autorità di Gaza, stimando che potrebbe aggirarsi intorno ai 200.000.
Nel corso del genocidio, Israele ha ridotto la maggior parte dell'enclave assediata in rovine, spostando praticamente tutta la sua popolazione.
Ha inoltre bloccato l'ingresso di aiuti umanitari disperatamente necessari, consentendo solo a un controverso gruppo di aiuti sostenuto dagli Stati Uniti, istituito per bypassare il lavoro umanitario delle Nazioni Unite e condannato come una "trappola mortale."