Tutte le operazioni sono state sospese presso la raffineria di petrolio del gruppo Bazan, nella baia di Haifa, nel nord di Israele, dopo un attacco missilistico iraniano avvenuto nella notte, che ha causato la morte di tre persone.

Lunedì, l'azienda ha comunicato che l'attacco ha causato gravi danni alle infrastrutture energetiche dell'impianto.

Secondo quanto riportato dal Times of Israel, Bazan Group ha dichiarato alla Borsa di Tel Aviv: "A causa dei danni subiti dagli impianti, la centrale elettrica ha riportato danni significativi e, di conseguenza, tutte le strutture della raffineria e delle società collegate sono state chiuse."

La società ha inoltre reso noto di stare collaborando con l'Ente elettrico israeliano per ripristinare l'alimentazione energetica del sito.

Sempre secondo il Times of Israel, i missili iraniani hanno colpito il complesso della raffineria Bazan nella tarda serata di domenica, danneggiando oleodotti e linee di trasmissione. Mentre le attività di raffinazione del petrolio proseguono, le altre operazioni risultano sospese.

L'attacco è avvenuto in un contesto di crescenti tensioni regionali, dopo i raid aerei israeliani condotti venerdì in diverse località iraniane, inclusi obiettivi militari e nucleari. Teheran ha risposto lanciando missili contro il territorio israeliano.

Le autorità israeliane hanno riferito che, da venerdì, almeno 24 persone sono rimaste uccise e centinaia sono rimaste ferite a seguito degli attacchi iraniani.