Una bambina palestinese di quattro anni è morta di fame a Gaza, dove le restrizioni israeliane sugli aiuti umanitari hanno aggravato una già grave crisi umanitaria, hanno dichiarato funzionari sanitari palestinesi.
La bambina palestinese, Rezzan Abu Zahir, è deceduta a causa di complicazioni dovute a malnutrizione e fame, secondo un rapporto dell'agenzia di stampa palestinese WAFA, che cita fonti dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Gaza, pubblicato lunedì.
Il rapporto ha evidenziato che centinaia di persone di tutte le età negli ospedali di Gaza soffrono di grave fame e malnutrizione.
Secondo il rapporto, 17.000 bambini a Gaza stanno attualmente affrontando una grave malnutrizione, e molti pazienti vengono curati per stress e perdita di memoria causati dalla fame estrema.
Gli ospedali, secondo quanto riferito, non dispongono di letti e farmaci sufficienti per trattare l'alto numero di pazienti affetti da malnutrizione cronica, ha aggiunto il rapporto.
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha dichiarato che circa un milione di bambini palestinesi stanno affrontando la fame a causa del blocco israeliano in corso sugli aiuti umanitari diretti a Gaza.
L'UNRWA aveva precedentemente avvertito che, a causa del blocco, il tasso di malnutrizione tra i bambini sotto i cinque anni è raddoppiato tra marzo e giugno.
Dallo scorso marzo, Israele ha chiuso i valichi di frontiera e bloccato l'ingresso di aiuti medici e umanitari nell'enclave palestinese assediata.
Oltre ai continui attacchi militari su Gaza dal 7 ottobre 2023, la cosiddetta “politica della fame” di Israele sta causando un disastro umanitario di proporzioni enormi nella regione.