L'Ucraina e la Russia si incontrano venerdì a Istanbul per i primi colloqui di pace diretti in più di tre anni.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato in Türkiye ma ha dichiarato che non parteciperà ai colloqui dopo che il suo omologo russo Vladimir Putin ha respinto le sue richieste di negoziati faccia a faccia.
Decine di migliaia di persone hanno perso la vita da quando la Russia ha lanciato l'azione militare nel febbraio 2022 e l'esercito di Mosca controlla circa un quinto del territorio ucraino.
Ecco cosa si sa dei colloqui di Istanbul:
Quando si terranno i colloqui?
Una fonte del Ministero degli Esteri della Repubblica di Türkiye ha riferito che una riunione trilaterale tra le delegazioni russa, ucraina e turca era inizialmente prevista per venerdì alle 09:30 GMT.
Tuttavia, le autorità hanno precisato che gli orari esatti sembrano ancora soggetti a cambiamenti.
In preparazione dell'incontro, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha tenuto una riunione di un’ora con i suoi omologhi turco e ucraino, Hakan Fidan e Andriy Sybiga. Anche il capo della delegazione ucraina, il Ministro della Difesa Rustem Umerov, ha partecipato all’incontro.
È inoltre previsto un incontro tra Michael Anton, responsabile della pianificazione politica del Dipartimento di Stato USA, e la delegazione russa.
Putin aveva suggerito lo scorso fine settimana di tenere i colloqui giovedì, ma per giorni il Cremlino si è rifiutato di dire chi sarebbe andato o di fornire qualsiasi dettaglio.
Alla fine, la delegazione russa, di livello relativamente basso, è arrivata a Istanbul giovedì spingendo il presidente ucraino Zelensky a inviare, la sera stessa, una squadra ridotta.
Chi è previsto che partecipi?
La parte russa è guidata da Vladimir Medinsky, consigliere di Putin ed ex ministro della Cultura, che ha partecipato agli ultimi negoziati diretti tra i due Paesi nel 2022.
Il Cremlino ha annunciato altri tre negoziatori: Il vice ministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il vice ministro della Difesa Alexander Fomin e Igor Kostyukov, capo del servizio di intelligence militare russo GRU.
Giovedì Zelensky ha criticato il livello dei rappresentanti russi, affermando che è un segno che Mosca non sta prendendo "sul serio" i negoziati per porre fine alla guerra.
Gli alti diplomatici che hanno già avuto colloqui con gli Stati Uniti, come il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere per la politica estera del Cremlino Yuri Ushakov, non sono a Istanbul.
La delegazione ucraina sarà guidata da Umerov, originario della Crimea, che ha partecipato a diversi processi diplomatici con Mosca, tra cui i colloqui del 2022, lo scambio di prigionieri e l'accordo sul grano del Mar Nero.
La delegazione comprenderà anche una dozzina di viceministri e funzionari militari, tra cui il viceministro degli Esteri Sergei Kyslytsya, il vicecapo del Servizio di sicurezza Oleksandr Poklad e il vicecapo di Stato maggiore Oleksiy Shevchenko.
Anche un alto diplomatico statunitense è volato a Istanbul venerdì per sostenere i colloqui, ma non parteciperà alle riunioni.
Qual è la situazione da entrambe le parti?
Zelensky ha dichiarato che il suo team è autorizzato a negoziare un cessate il fuoco incondizionato sostenuto da Kiev, dai suoi alleati e da Washington.
Tuttavia, la Russia ha ripetutamente respinto questa proposta, sostenendo che è necessario risolvere una serie di questioni prima di poter concordare un cessate il fuoco.
Inoltre, le differenze fondamentali tra Kiev e Mosca non sono ancora state risolte.
Mosca ha dichiarato che i colloqui devono affrontare le "cause profonde" del conflitto, che comprendono la "de-nazificazione" e la smilitarizzazione dell'Ucraina. Si tratta di due termini vaghi utilizzati da Mosca per legittimare l'occupazione.
È stata ribadita anche la posizione dell'Ucraina secondo cui le truppe russe devono ritirarsi dai territori occupati.
Quali sono le aspettative?
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha mostrato un atteggiamento scettico riguardo ai colloqui di Istanbul, affermando che difficilmente si faranno progressi concreti e che qualsiasi passo verso la fine della guerra potrà avvenire solo dopo un suo incontro diretto con Putin.
Anche il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato di non avere grandi aspettative dai colloqui.
Da parte russa, il capo negoziatore ha affermato di essere disposto a discutere possibili compromessi durante l’incontro di Istanbul.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il suo incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, ha detto ai giornalisti:
"Purtroppo, non stanno prendendo molto sul serio dei veri negoziati."
Perché la Türkiye?
La Türkiye, membro della NATO, ha cercato di mantenere buone relazioni sia con l'Ucraina che con la Russia dall'inizio del conflitto e ha ospitato due volte i colloqui sulla guerra.
A Istanbul, nel marzo 2022, i rappresentanti di Mosca e Kiev hanno discusso una bozza di accordo per porre fine alla guerra.
Tuttavia, i colloqui sono falliti dopo che le forze russe si sono ritirate da Buča, sobborgo di Kiev, al termine di un mese di occupazione — durante la quale centinaia di civili sono stati trovati morti.
Vladimir Medinsky ha dichiarato che Mosca considera i colloqui attuali come una continuazione di quei negoziati falliti.
Da allora, i contatti diretti tra le parti in guerra sono rimasti limitati e si sono concentrati principalmente su questioni umanitarie, come lo scambio di prigionieri e la restituzione dei corpi dei soldati caduti.