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Comunicazioni iraniane intercettate suggeriscono danni limitati dagli attacchi statunitensi
Un funzionario statunitense afferma che un singolo elemento di intelligence dei segnali "non riflette il quadro completo dell'intelligence", respingendo le affermazioni di impatto limitato.
Comunicazioni iraniane intercettate suggeriscono danni limitati dagli attacchi statunitensi
Satellite image over Fordow, after the US struck the underground nuclear facility, near Qom, Iran on June 22, 2025. / Reuters
30 giugno 2025

Comunicazioni intercettate tra alti funzionari iraniani suggeriscono che i recenti attacchi militari statunitensi contro il programma nucleare iraniano abbiano causato meno danni del previsto, secondo un rapporto pubblicato domenica dal Washington Post.

Le informazioni classificate di intelligence sulle comunicazioni hanno mostrato che i funzionari iraniani discutevano in privato del motivo per cui gli attacchi ordinati dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump non fossero stati così distruttivi come previsto, ha riportato il giornale, citando quattro persone a conoscenza della questione.

Tuttavia, un alto funzionario dell'intelligence statunitense ha dichiarato al giornale che un singolo elemento di intelligence sulle comunicazioni “non riflette il quadro completo dell'intelligence”. Il funzionario ha avvertito che una singola telefonata non equivale a una valutazione completa basata su più fonti.

Trump e il segretario della Difesa Pete Hegseth, insieme ad altri alti funzionari, insistono sul fatto che gli attacchi abbiano “completamente distrutto” i siti di arricchimento nucleare dell'Iran.

Il Ministero degli Esteri iraniano, nel frattempo, ha riconosciuto danni significativi ma ha affermato che materiali chiave erano stati spostati in precedenza, limitando i danni a lungo termine.

Trump, d'altra parte, respinge qualsiasi affermazione di evacuazione, dichiarando: “Non hanno spostato nulla. Non pensavano che ciò che abbiamo fatto fosse realmente fattibile.”

Una valutazione preliminare dell'intelligence statunitense, riportata da CNN e dal New York Times, ha suggerito che gli attacchi potrebbero aver ritardato il programma iraniano solo di pochi mesi — una visione contestata dalla Casa Bianca.

Il direttore della CIA John Ratcliffe ha dichiarato che “nuove informazioni di intelligence” hanno rilevato che gli attacchi hanno causato “danni gravi” che richiederanno anni per essere riparati.

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