Israele ha lanciato una vasta ondata di attacchi aerei contro siti nucleari e militari iraniani, accusando Teheran per il suo programma di arricchimento nucleare, mentre le tensioni raggiungono nuovi livelli.
In risposta agli attacchi israeliani, Teheran ha lanciato diverse ondate di attacchi missilistici contro Israele, sotto il nome di “Operazione Promessa Vera III”.
Gli attacchi rappresentano il più grande scontro militare diretto tra i due rivali storici, con fonti israeliane che affermano di aver colpito oltre 200 obiettivi in Iran, inclusi impianti nucleari, sistemi di difesa aerea e basi missilistiche.
Gli attacchi sarebbero stati effettuati con una combinazione di caccia F-35, droni e missili di precisione a lungo raggio, colpendo infrastrutture strategiche a Isfahan, Fordow, Arak, Teheran e diverse installazioni militari nell'Iran occidentale.
Impianto Nucleare di Natanz – Provincia di Isfahan
Uno dei siti di arricchimento più fortificati dell'Iran, Natanz ha subito danni alla struttura di arricchimento pilota in superficie e alle strutture di supporto circostanti. Le immagini satellitari suggeriscono che le sale sotterranee per l'uranio siano rimaste per lo più intatte, ma gli edifici operativi principali sono stati disabilitati.
L'AIEA ha confermato che l'impianto di arricchimento è stato colpito e ha aggiunto che le autorità iraniane non hanno rilevato livelli di radiazioni aumentati nel sito. L'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran ha riportato contaminazione nucleare all'interno della struttura, ma senza diffusione all'esterno.
Impianto Nucleare di Fordow – Vicino a Qom
Il sito nucleare di Fordow è stato colpito durante gli attacchi israeliani, secondo quanto riportato dall'agenzia semi-ufficiale iraniana Fars News Agency. Gli attacchi hanno preso di mira le strutture in superficie, incluse le entrate e le installazioni di sicurezza.
Situato a circa 100 chilometri a sud-ovest di Teheran, Fordow ospita cascate di centrifughe, ma non è grande quanto Natanz. Protetto da una montagna e batterie antiaeree, Fordow sembra progettato per resistere agli attacchi aerei. Gli analisti ritengono che le sale sotterranee delle centrifughe siano sfuggite a danni significativi, anche se funzionari israeliani affermano che l'attacco abbia “ridotto la capacità operativa”.
Centro di Tecnologia Nucleare di Isfahan
La struttura di Isfahan, situata a circa 345 chilometri a sud-est di Teheran, impiega migliaia di scienziati nucleari. È anche sede di tre reattori di ricerca cinesi e laboratori legati al programma atomico del paese. Il sito, utilizzato per la produzione di metallo di uranio e il riprocessamento del combustibile, è stato gravemente danneggiato.
Reattore ad Acqua Pesante di Arak
Il reattore ad acqua pesante di Arak, situato 250 chilometri a sud-ovest di Teheran, è stato colpito da Israele, con segnalazioni di incendi e danni alle apparecchiature di raffreddamento e lavorazione. Funzionari iraniani hanno confermato “danni strutturali” al sito.
L'acqua pesante aiuta a raffreddare i reattori nucleari, ma produce plutonio come sottoprodotto, che può essere potenzialmente utilizzato per armi nucleari. L'Iran aveva accettato, nell'ambito dell'accordo nucleare del 2015 con le potenze mondiali, di riprogettare la struttura per alleviare le preoccupazioni di proliferazione.
Quartier Generale delle Forze Armate Generali a Teheran
Il centro di comando centrale del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC), situato a Teheran, che ospita la leadership senior e la pianificazione operativa, è stato uno degli obiettivi degli attacchi israeliani. L'attacco ha causato la morte di diversi comandanti senior.