Il Pakistan ha colpito jet indiani con il più avanzato missile cinese?
Il Pakistan ha colpito jet indiani con il più avanzato missile cinese?
Solo pochi giorni fa, l'aeronautica pakistana ha condiviso immagini dei propri jet equipaggiati con i missili PL-15.
8 maggio 2025

Il Pakistan ha dichiarato di aver abbattuto cinque aerei militari indiani, inclusi gli avanzati jet Rafale, durante uno scontro transfrontaliero  avvenuto mercoledì tra i due vicini, entrambi dotati di armi nucleari.

 L’India non ha confermato la perdita di alcun velivolo, ma alcune fonti locali indicano che diversi aerei si sarebbero schiantati nella parte del Kashmir amministrata dall’India. 

L’episodio ha posto l’attenzione sui jet JF-17 del Pakistan, recentemente dotati dei missili aria-aria a lungo raggio più avanzati della Cina, i PL-15.

Con l'aumento delle tensioni con l'India, la Forza Aerea Pakistana (PAF) ha pubblicato la scorsa settimana immagini che mostrano i suoi JF-17 armati con i PL-15, missili originariamente progettati per i jet stealth cinesi di quinta generazione J-10.

Se il Pakistan ha utilizzato i PL-15 per abbattere i jet indiani, sarebbe la prima volta che questo missile a lungo raggio viene impiegato in un combattimento reale, afferma Khalid Chishti, ex commodoro dell'aeronautica pakistana e pilota da caccia.

Ancora più sorprendente è che le immagini condivise dalla PAF mostrano una versione del PL-15 riservata esclusivamente all’uso militare cinese, e non destinata al mercato dell’esportazione, che ha una portata più limitata.

Di recente mi trovavo in una base aerea pakistana per le riprese di un documentario e ho chiesto ai piloti quale fosse la portata del missile. Mi hanno risposto che supera i 200 chilometri», afferma Chishti.

Il PL-15E, la versione per l'esportazione, ha invece una portata di 145 km.

 “Questo missile ha una portata superiore rispetto ai Meteor dotati sui jet Rafale indiani,”  aggiunge Chishti.

 I JF-17 del Pakistan sono stati inoltre equipaggiati con un radar avanzato, denominato Active Electronically Scanned Array (AESA), che consente un utilizzo più efficace dei missili.

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 “L'occhio umano può vedere solo per pochi chilometri; il resto spetta al radar, non al missile. Inizialmente, è necessario indicare al missile la traiettoria da seguire, e questo può essere fatto altrettanto bene da un radar efficiente,” spiega Chishti.

La perdita dei Rafale potrebbe rappresentare un grave passo indietro per il governo indiano, che ha speso miliardi di dollari per dotare la propria aeronautica dei jet multiruolo prodotto dalla Dassault Aviation, con sede a Parigi.

«L’India dovrebbe interrogarsi su cosa sia andato storto. È una perdita significativa. Missioni come quella che stavano per intraprendere vengono pianificate e calcolate con cura in tempi di pace, anche mesi prima,» afferma Chishti.

Il governo del Primo Ministro indiano Narendra Modi potrebbe incontrare difficoltà nel rassicurare il proprio elettorato se la rivendicazione pakistana venisse verificata in modo indipendente, poiché sarebbe una ripetizione dell'imbarazzo vissuto durante una simile escalation nel 2019.

Nel febbraio 2019, l'aeronautica pakistana abbatté un jet MiG-29 indiano e catturò il suo pilota, Abhinandan Varthaman, che divenne successivamente oggetto di innumerevoli meme in Pakistan.

In quell’occassione, un F-16 pakistano utilizzò un missile a lungo raggio per abbattere il MiG indiano.

 L’India sostenne allora di aver abbattuto un F-16 pakistano, ma in seguito funzionari statunitensi verificarono l’integrità della flotta pakistana, confermando che nessun aereo risultava mancante.

 “Abbiamo invitato gli americani e chiesto loro di contare gli F-16, e hanno confermato di averli contati. Ora la compagnia Rafale dovrebbe fare lo stesso e verificare il numero di jet indiani. Eticamente, dovrebbero farlo,” conclude Chishti.

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