Quasi la metà della popolazione degli Stati Uniti – circa 161 milioni di persone – è alle prese con un’ondata di caldo “estremamente pericolosa” lungo la costa orientale, dove le temperature superano i 38°C in città come New York, Philadelphia e Washington, D.C.
Il Servizio Meteorologico Nazionale (NWS) ha avvertito che la combinazione di calore e umidità potrebbe far salire l’indice di calore – ovvero la temperatura “percepita” – fino a 43°C in alcune zone del Nord-Est.
A New York le temperature sono salite fino a 37°C, segnando la giornata più calda in città dal 2012.
Nelle vicinanze, Newark (New Jersey) ha registrato 39,4°C, mentre a Philadelphia si sono toccati i 38°C.
“Temperature di questo tipo sono estremamente pericolose e non devono essere sottovalutate”, ha avvertito il Servizio Meteorologico Nazionale (NWS), invitando i residenti a evitare sforzi e a mantenersi idratati.
Il caldo intenso ha causato un’interruzione di corrente che ha colpito oltre 34.000 abitazioni nel distretto del Bronx a New York, spingendo il fornitore di energia Con Edison a chiedere ai clienti di ridurre il consumo di elettricità.
In molte città, le aree pubbliche sono rimaste quasi deserte nelle ore centrali della giornata.
A Washington, il National Park Service ha chiuso il Monumento a Washington citando “l’eccessivo caldo nell’area di DC”.
La compagnia ferroviaria Amtrak ha annunciato una riduzione della velocità dei treni lungo la costa orientale a causa delle alte temperature e ha avvertito i passeggeri di possibili ritardi.
La cupola di calore
Le temperature estreme fanno parte di un fenomeno atmosferico noto come “cupola di calore” – un sistema di alta pressione che intrappola l’aria calda vicino alla superficie, intensificando il caldo per diversi giorni consecutivi.
Meteorologi ed esperti climatici affermano che, a causa del riscaldamento globale, eventi di questo tipo stanno diventando sempre più frequenti, duraturi e intensi.
Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello globale e si prevede che il 2025 rientrerà tra i primi tre.
Negli Stati Uniti, le ondate di calore estreme rappresentano la principale causa di morte legata alle condizioni meteorologiche, superando uragani, inondazioni e tornado.