CULTURA
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Furto di manoscritti: negli Stati Uniti un utente di biblioteca ha sostituito opere rare con falsi
In caso di condanna per il furto di un’importante opera d’arte, il sospettato rischia fino a 10 anni di carcere federale.
Furto di manoscritti: negli Stati Uniti un utente di biblioteca ha sostituito opere rare con falsi
Anche Jeffery Ying, di Fremont, nella Bay Area, risultava in possesso di numerose tessere della biblioteca a nomi diversi. / Reuters
5 ore fa

Le autorità statunitensi hanno annunciato giovedì che un utente di biblioteca in California è stato accusato di un furto da 216.000 dollari per aver sottratto rari manoscritti cinesi e averli sostituiti con copie false.

Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Jeffery Ying avrebbe utilizzato più pseudonimi per accedere a opere classiche conservate nella biblioteca dell’Università della California a Los Angeles (UCLA), alcune delle quali risalenti a oltre 600 anni fa.

Il 38enne Ying prendeva in prestito i manoscritti e pochi giorni dopo restituiva versioni false al posto degli originali. Secondo l’atto d’accusa, spesso partiva poi per la Cina subito dopo la restituzione.

“La biblioteca si è accorta della sparizione di alcuni rari manoscritti cinesi e una prima indagine ha rivelato che i volumi erano stati visionati per l’ultima volta da un visitatore che si era registrato con il nome di ‘Alan Fujimori’,” ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia.

Quando i detective hanno perquisito una stanza d’albergo nell’area di Los Angeles dove Ying alloggiava, hanno trovato manoscritti vuoti dello stesso stile di quelli rubati alla biblioteca.

Le autorità hanno inoltre rinvenuto etichette precompilate, presumibilmente utilizzate per creare copie false dei manoscritti originali da restituire alla biblioteca.

Le biblioteche consentono la consultazione in loco di opere rare e uniche; questi volumi non possono essere portati a casa come i libri ordinari.

È emerso anche che Ying, residente a Fremont, nella Bay Area di San Francisco, possedeva più tessere di biblioteche registrate con nomi diversi.

Attualmente sotto custodia statale, Ying rischia fino a 10 anni di carcere federale se condannato per furto aggravato di opere d’arte.

La Cina ospita uno dei mercati dell’arte in più rapida espansione al mondo. Oltre alla crescita del numero di musei sostenuti dallo Stato, la sempre più ricca e nazionalista classe media cinese sta alimentando un forte interesse per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese, rendendo il mercato privato dell’arte particolarmente dinamico.

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