POLITICA
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Le navi da guerra giapponesi attraccano in Nuova Zelanda per la prima volta dopo quasi 90 anni
Due cacciatorpediniere della Marina giapponese, parte di una missione comprensiva nell’Indo-Pacifico, sono giunti a Wellington, segnalando un approfondimento della cooperazione regionale.
Le navi da guerra giapponesi attraccano in Nuova Zelanda per la prima volta dopo quasi 90 anni
Due navi della Forza di Autodifesa Marittima Giapponese entrano nel porto di Wellington, Nuova Zelanda, per iniziare una visita di cortesia, venerdì 8 agosto 2025. / AP
5 ore fa

Mentre Tokyo cerca di rafforzare i propri legami strategici nell’Oceano Pacifico meridionale, le navi da guerra giapponesi hanno attraccato venerdì scorso a Wellington, capitale della Nuova Zelanda, per la prima volta dopo circa 90 anni.

I due cacciatorpediniere, ciascuno con un equipaggio di oltre 500 persone, sono entrati nel porto di Wellington accompagnati dalla nave HMNZS Canterbury della Marina neozelandese.

I cacciatorpediniere JS Ise e JS Suzunami, dispiegati nell’ambito di una missione indo-pacifica, sono giunti a Wellington da Sydney, dove hanno partecipato a esercitazioni militari a cui hanno preso parte anche la Nuova Zelanda, l’Australia e numerosi altri Paesi.

La visita a Wellington aveva un significato cerimoniale, ma è stata interpretata come parte dello sforzo del Giappone, che ha un trattato di alleanza solo con gli Stati Uniti, di approfondire la cooperazione militare bilaterale con la Nuova Zelanda nel contesto delle crescenti tensioni regionali.

L'ambasciatore giapponese a Wellington, Makoto Osawa, ha dichiarato venerdì ai giornalisti: «Le nostre forze di difesa non collaborano soltanto con la Nuova Zelanda e l'Australia, ma stanno anche sviluppando cooperazioni con numerosi paesi insulari del Pacifico». Ha aggiunto: «Il nostro obiettivo principale è un'area indo-pacifica libera e aperta».

Queste dichiarazioni dell'ambasciatore sono arrivate dopo che martedì il governo australiano ha annunciato che la Mitsubishi Heavy Industries, con sede in Giappone, ha vinto la gara d'appalto per la costruzione delle navi da guerra australiane, battendo una società tedesca.

Le autorità di Canberra hanno sottolineato che l’offerta giapponese era la migliore e la più conveniente, definendo inoltre questo accordo come il più grande nella storia della cooperazione industriale per la difesa tra i due Paesi.

Negli ultimi anni, seguendo una modifica della propria politica estera, la Nuova Zelanda ha iniziato a dare particolare importanza alla cooperazione e alla sicurezza nel Pacifico, impegnandosi anche a rafforzare le relazioni strategiche e militari in Asia.

Le autorità di Wellington hanno annunciato che a luglio sono iniziate le trattative per un accordo logistico in ambito difensivo con il Giappone, volto a facilitare la cooperazione tra i due eserciti.

Le navi della Marina giapponese visitano raramente il Pacifico meridionale. Tuttavia, le acque ricche e strategicamente importanti della Nuova Zelanda, insieme a quelle dell’Australia e dei piccoli paesi insulari del Pacifico, stanno diventando un’area di crescente competizione tra le grandi potenze nel sistema internazionale. Tale situazione sta generando una dura lotta di influenza tra Pechino e i paesi occidentali.

Nonostante la sua posizione geografica remota, la Nuova Zelanda si è recentemente trovata coinvolta in questioni di sicurezza regionale sempre più complesse.

A febbraio, le esercitazioni di tiro dal vivo condotte da fregate della Marina cinese nel Mar di Tasmania, tra Nuova Zelanda e Australia, hanno causato brevi deviazioni di alcuni voli, provocando l’allarme nei governi di entrambi i Paesi.

Secondo una dichiarazione delle Forze Armate neozelandesi, l’ultima volta che una nave della Marina giapponese ha visitato il porto di Wellington risale al 1936. Una nave giapponese ha invece fatto scalo ad Auckland, la città più grande della Nuova Zelanda, nel 2016.

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