POLITICA
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NATO insiste sull’invio di truppe in Ucraina: «La Russia non ha voce in capitolo»
Mark Rutte, parlando al Prague Defence Summit dell’IISS, ha affermato che la minaccia non scomparirà nemmeno al termine della guerra in Ucraina.
NATO insiste sull’invio di truppe in Ucraina: «La Russia non ha voce in capitolo»
Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte si rivolge al pubblico durante una conferenza stampa a Bruxelles. / AA
21 ore fa

Il Segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha dichiarato giovedì che Mosca non ha alcun diritto di decidere se le forze occidentali possano essere schierate in Ucraina, sottolineando la necessità di rispettare la sovranità di Kiev.

Parlando al Prague Defence Summit dell’IISS, Rutte ha affermato: «Perché dovremmo preoccuparci di cosa pensa la Russia delle forze in Ucraina? L’Ucraina è un paese sovrano. La decisione spetta a loro, non ad altri».

Rutte ha aggiunto: «L’Ucraina è un paese sovrano; se vuole forze che garantiscano la sicurezza per sostenere un accordo di pace, è una decisione che spetta a loro. Nessun altro può decidere su questo. E credo che dobbiamo smettere di dare a (Vladimir) Putin più potere di quanto abbia realmente».

«LA MINACCIA NON SCOMPARE CON LA FINE DI QUESTA GUERRA»

Rutte ha definito la guerra in corso in Ucraina come «l’esempio più evidente delle attuali minacce alla sicurezza», avvertendo però che queste sfide non scompariranno con la fine del conflitto:

«La minaccia non finirà quando questa guerra si concluderà. E non si limita solo alla Russia. Cina, Iran e Corea del Nord rappresentano sfide individuali e congiunte. Stanno portando la cooperazione nell’industria della difesa a livelli senza precedenti. Si stanno preparando a un conflitto di lungo termine. Anche noi dobbiamo essere preparati».

Rutte ha richiamato l’attenzione sulla crescente connessione tra le aree di sicurezza euro-atlantica e indo-pacifica, sottolineando una collaborazione più stretta con Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Corea del Sud:

«Se un giorno la Cina decidesse di attaccare Taiwan, non si fermerà a quell’attacco. Perché (il presidente cinese) Xi Jinping non dovrebbe contattare il suo piccolo alleato Vladimir Putin e tenerci impegnati in Europa, nella regione del Nord Atlantico?»

«LA SICUREZZA NON SI GARANTISCE SOLO CON IL DENARO»

Il Segretario generale della NATO ha sottolineato che la sicurezza non può essere garantita esclusivamente con il denaro, evidenziando la necessità di sforzi più incisivi nell’industria della difesa in tutta l’Alleanza:

«La sicurezza non si garantisce solo con il denaro. Abbiamo bisogno di reale potenza di fuoco, di armi pesanti e di nuove tecnologie, e questo è ciò che la nostra industria della difesa deve fornire in Europa, negli Stati Uniti e in tutta l’Alleanza più velocemente che mai… Non stiamo producendo a sufficienza».

Rutte ha ricordato che fino a poco tempo fa la Russia, pur avendo un’economia più piccola dello Stato del Texas, produceva più munizioni di tutti i membri della NATO messi insieme, sottolineando che attualmente l’Europa sta aumentando la propria produzione.

Ha inoltre elogiato il ruolo guida degli Stati Uniti nell’Alleanza, in particolare sotto l’amministrazione Trump, affermando che ciò ha spinto gli alleati a impegnarsi in maggiori spese per la difesa:

«Senza Trump questo non sarebbe mai accaduto», ha detto Rutte, aggiungendo che alleati come Italia, Canada, Spagna e Belgio si sono impegnati a raggiungere l’obiettivo del 5% di spesa per la difesa durante il vertice dell’Aia dello scorso giugno.

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