Il presidente palestinese Mahmud Abbas ha dichiarato lunedì che sono in corso i preparativi per lo svolgimento di elezioni parlamentari e presidenziali entro un anno dalla fine della guerra israeliana contro Gaza.
Secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale palestinese Wafa, Abbas ha fatto queste affermazioni a Londra, durante l’incontro con la nuova ministra degli Esteri britannica Yvette Cooper. I colloqui hanno riguardato “gli ultimi sviluppi nei territori palestinesi occupati e le relazioni bilaterali tra lo Stato di Palestina e il Regno Unito”.
Abbas ha ribadito le priorità palestinesi: “un cessate il fuoco immediato e duraturo, il pieno accesso degli aiuti umanitari a Gaza, la liberazione degli ostaggi e dei detenuti, il ritiro delle forze di occupazione e l’avvio del processo di ripresa e ricostruzione”.
Il presidente palestinese ha inoltre accolto con favore l’intenzione del Regno Unito di riconoscere lo Stato di Palestina, che dovrebbe essere annunciata nei prossimi giorni prima della conferenza internazionale di pace a New York. Abbas ha definito la decisione “la correzione di un’ingiustizia storica e l’apertura di un nuovo orizzonte per la pace”.
Anche altri Paesi occidentali, tra cui Belgio, Francia, Australia e Canada, si preparano a riconoscere lo Stato di Palestina in occasione delle riunioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di questo mese.
Abbas ha sottolineato che “qualsiasi partito o candidato che desideri partecipare alle elezioni dovrà attenersi al programma politico dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), ai suoi impegni internazionali e al principio di un’unica autorità, un’unica legge e un’unica forza di sicurezza legittima”.
La ristrutturazione politica palestinese
All’inizio del 2021, Abbas aveva emesso un decreto per lo svolgimento di elezioni legislative, presidenziali e del Consiglio nazionale palestinese, ma finora nessuna consultazione si è tenuta.
Nel luglio scorso, Abbas ha deciso che le elezioni per il Consiglio nazionale palestinese si svolgeranno entro la fine del 2025, per la prima volta dalla sua sessione inaugurale tenutasi a Gerusalemme nel 1964. Lo statuto fondamentale dell’OLP stabilisce che il Consiglio nazionale è la massima autorità dell’organizzazione ed è responsabile della definizione delle sue politiche, dei suoi piani e dei suoi programmi.
Durante un incontro a Londra con il primo ministro britannico Keir Starmer, Abbas ha discusso degli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco “immediato e duraturo” a Gaza, oltre agli ultimi sviluppi della questione palestinese.
Secondo quanto riferito da Wafa, Abbas è arrivato domenica a Londra per una visita ufficiale di tre giorni. I due leader hanno esaminato gli ultimi sviluppi nei territori palestinesi occupati e le relazioni bilaterali tra Palestina e Regno Unito.
Il leader palestinese ha sottolineato la necessità di “porre fine a tutte le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, all’espansione degli insediamenti in Cisgiordania, alla violenza dei coloni e alle politiche di annessione, di sbloccare circa 3 miliardi di dollari di entrate fiscali palestinesi e di fermare gli attacchi ai luoghi sacri islamici e cristiani”.
Rivolgendosi al primo ministro britannico Keir Starmer, Abbas ha espresso il suo profondo apprezzamento per “gli importanti sforzi per la pace”, ringraziando il governo del Regno Unito per il suo sostegno a un cessate il fuoco duraturo, alla consegna degli aiuti umanitari a Gaza, al rifiuto dell’espansione degli insediamenti, della violenza dei coloni e delle politiche di annessione, nonché per il serio impegno nell’attuazione della soluzione dei due Stati.
Abbas ha inoltre ribadito che “Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina e che, una volta terminata la guerra, la piena responsabilità sarà assunta con il sostegno del mondo arabo e della comunità internazionale, e il comitato amministrativo inizierà immediatamente le sue funzioni”.