Martedì, il Paese ha celebrato l’80° anniversario della proclamazione dell’indipendenza con la più grande cerimonia mai organizzata fino ad oggi. Migliaia di patrioti hanno sfilato in ordine, sotto bandiere sventolanti, per onorare questa giornata storica.
Il corteo all’alba ha visto la partecipazione di circa 40.000 persone, tra militari e civili, per celebrare il momento in cui il leader comunista Ho Chi Minh fondò la “Repubblica Democratica del Vietnam”, liberando il Paese dal dominio francese.
Carri armati, droni e batterie di missili hanno attraversato le strade, mentre elicotteri e aerei sorvolavano la folla di centinaia di migliaia di persone. La maestosa parata si è svolta sotto il sole cocente del mattino.
Pham Thanh Van, 78 anni, veterano di guerra, ha assistito alla cerimonia in prima fila davanti al mausoleo di Ho Chi Minh, indossando la divisa decorata con le medaglie ottenute durante i combattimenti contro le truppe americane.
“Questa sarà la mia ultima memoria. Non dimenticateci. Mi sento molto orgoglioso. L’indipendenza ha portato sviluppo e prosperità al Paese. Valeva la pena combattere per questo”, ha dichiarato Van.
Il leader di alto livello di Hanoi, To Lam, ha pronunciato un discorso durante la cerimonia alla quale hanno partecipato anche Zhao Leji, presidente del Congresso Nazionale del Popolo cinese e terzo più alto funzionario della Cina, l’ex primo ministro cambogiano Hun Sen e il presidente cubano Miguel Diaz-Canel.
Lam ha dichiarato: “In questo momento sacro rendiamo omaggio ai nostri antenati. La nostra nazione ha superato innumerevoli difficoltà. Il Paese si è trasformato da colonia a nazione indipendente e unita, avanzando con passo sicuro verso la modernizzazione e un’integrazione profonda.”
Soldati cinesi e russi hanno marciato insieme ai loro colleghi vietnamiti durante la parata durata due ore. La cerimonia è iniziata con il sorvolo di una flotta di elicotteri che portavano le bandiere gialle con la stella del Vietnam e le bandiere rosse con falce e martello.
In seguito, giovani vestiti con abiti tradizionali hanno danzato tra enormi decorazioni floreali, mentre unità di artiglieria hanno effettuato salve commemorative e la guardia d’onore della polizia, in uniformi bianche, ha sfilato in perfetto ordine.
Tran Nguyen Trung Chien, 34 anni, spettatore della parata, ha commentato: “Questa manifestazione ha mostrato la forza del Vietnam. Noi cittadini l’abbiamo accolta con entusiasmo. La cerimonia ha riflettuto il grande patriottismo del nostro popolo.”
Queste celebrazioni, pianificate con grande precisione, hanno superato per scala gli eventi organizzati ad aprile per il 50° anniversario della caduta di Saigon. La vittoria del Vietnam del Nord comunista sul Sud sostenuto dagli Stati Uniti rappresenta uno dei momenti chiave nella storia del Paese.
Secondo i media statali, la celebrazione di quest’anno è stata “senza precedenti” e ha superato anche la parata del 1985, organizzata per il 40° anniversario dell’indipendenza e alla quale parteciparono 30.000 persone.
La studentessa universitaria Vu Thi Trang ha preso posto già a partire dalla mezzanotte di domenica, riuscendo a essere presente 30 ore prima dell’inizio della parata, senza lasciarsi scoraggiare dai monsoni.
La diciannovenne Vu Thi Trang ha dichiarato: “Qualcosa dentro di me mi ha spinto a venire qui. Sono grata per i sacrifici delle generazioni precedenti; grazie a loro siamo cresciuti in pace e libertà.”
L’influenza francese è ancora visibile nelle ville coloniali di Hanoi, nella cucina fusion e nelle scuole dove il francese è insegnato come segno di prestigio.
Tuttavia, le celebrazioni si sono concentrate sui successi raggiunti dal Vietnam come Paese indipendente, in particolare sulla sua trasformazione economica in un centro produttivo globale.
La proclamazione dell’indipendenza di Ho Chi Minh nel 1945 non fu accettata dalla Francia, che considerava il Vietnam una colonia preziosa per le sue risorse come gomma, riso e caffè. La devastante sconfitta militare a Dien Bien Phu nel 1954 portò però al completo ritiro francese dalla regione.
Dang Khoa, venditore di bandiere di 36 anni, ha commentato: “Abbiamo conquistato l’indipendenza con il sangue e il sudore delle generazioni precedenti.”