POLITICA
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Fame imposta ai palestinesi di Gaza da Israele causa 367 morti
L’esercito israeliano, nell’ambito del piano di occupazione, continua a Gaza i pesanti bombardamenti di artiglieria e la distruzione di abitazioni; nelle ultime 24 ore sei persone, tra cui un bambino, sono morte di fame.
Fame imposta ai palestinesi di Gaza da Israele causa 
367 morti
Un bambino palestinese di 18 mesi, affetto da malnutrizione e una malattia della pelle, riceve cure all'ospedale Al Nasser a Khan Younis. / AA
9 ore fa

A Gaza, il numero dei morti per fame ha raggiunto i 367, di cui 131 bambini. Il ministero della Salute palestinese ha riferito che nelle ultime 24 ore altre sei persone, tra cui un bambino, hanno perso la vita a causa delle politiche israeliane di privazione forzata e grave malnutrizione.

Il ministero ha precisato che 89 dei decessi, tra cui 16 bambini, si sono verificati dopo che, il mese scorso, il sistema ONU di monitoraggio della fame (Integrated Food Security Phase Classification – IPC) aveva dichiarato la città di Gaza come zona di carestia.

Nel frattempo, secondo quanto riportato da operatori sanitari e autorità locali, almeno 13 persone sono morte negli attacchi condotti dall'esercito israeliano a Gaza.

Fonti mediche intervistate dall'Agenzia Anadolu hanno spiegato che un elicottero israeliano ha colpito un'abitazione nella parte occidentale della città, provocando la morte di cinque persone, tra cui una donna incinta e il suo bambino non ancora nato.

Un altro edificio nel centro di Gaza è stato colpito da un elicottero militare, causando la morte di tre persone.

Le forze israeliane hanno preso di mira anche le tende che ospitano civili sfollati vicino all'ospedale specialistico Ranteesi nel quartiere di Nasr. Numerose persone sono rimaste ferite, alcune in condizioni gravi.

Aerei da guerra israeliani hanno colpito un edificio residenziale sempre nel quartiere di Nasr, ferendo diverse persone.

Nel frattempo, nell'ambito del piano di occupazione, l'esercito israeliano ha continuato a far esplodere abitazioni nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza utilizzando robot esplosivi.

L'8 agosto il gabinetto per la sicurezza di Israele ha approvato il piano del primo ministro Benjamin Netanyahu di rioccupare gradualmente Gaza, a partire dalla città di Gaza.

Elicotteri israeliani quadrimotore hanno lanciato bombe incendiarie sulle tende e sui banchi del mercato di Sheikh Radwan dove si trovano i civili sfollati, causando danni alle tende e alle proprietà dei cittadini.

Testimoni oculari hanno riferito che il fuoco dell'artiglieria israeliana ha colpito anche i quartieri di Zaytun e Sabra, sempre nella stessa città.

Nel centro di Gaza, cinque palestinesi sono stati uccisi e altre cinque persone ferite in attacchi con droni contro il campo profughi di Nuseyrat.

L'offensiva militare israeliana ha devastato Gaza, causando la morte di oltre 63.600 palestinesi e trascinando la regione in una crisi umanitaria caratterizzata dalla fame diffusa.

Lo scorso novembre, la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l'umanità a Gaza.

Israele deve inoltre affrontare un procedimento per genocidio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia a causa della sua guerra nella regione.

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