Le Filippine hanno criticato lunedì un rapporto dei media statali cinesi definendolo "irresponsabile". Il rapporto sosteneva che una barriera corallina contesa nel Mar Cinese Meridionale fosse sotto il controllo di Pechino, ma Manila ha ribadito che lo status quo non è cambiato.

La barriera corallina Sandy Cay si trova vicino all'isola di Thitu, o Pag-asa, dove le Filippine mantengono truppe e una base di monitoraggio della guardia costiera. Sabato, l'emittente statale cinese CCTV ha dichiarato che la guardia costiera cinese aveva "implementato il controllo marittimo" sul Tiexian Reef, parte di Sandy Cay, a metà aprile.

"Non c'è alcuna verità nella dichiarazione della Guardia Costiera cinese secondo cui i banchi di sabbia di Sandy Cay sono stati sequestrati," ha affermato Jonathan Malaya, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale delle Filippine, durante una conferenza stampa lunedì.

"È nell'interesse della Repubblica Popolare Cinese utilizzare lo spazio informativo per intimidire e molestare," ha aggiunto, definendo il rapporto su Sandy Cay una storia "inventata" e "irresponsabile" da diffondere.

‘Promessa di sovranità’

Sabato, la CCTV cinese ha pubblicato una fotografia di quattro ufficiali della guardia costiera che posavano con una bandiera nazionale sulla superficie bianca della barriera corallina, descrivendo il gesto come una "promessa di sovranità".

Non sembrano esserci segni che la Cina abbia occupato permanentemente o costruito strutture sulla barriera corallina, che è un gruppo di piccoli banchi di sabbia nelle Isole Spratly.

Sia la guardia costiera filippina che quella cinese hanno rilasciato dichiarazioni nelle ultime 24 ore, descrivendo missioni di successo in cui entrambe le parti sono sbarcate sulla barriera corallina per esercitare le loro rivendicazioni di sovranità.

Negli ultimi mesi, Pechino e Manila si sono accusate reciprocamente di causare quella che entrambe descrivono come una degradazione ecologica di diverse formazioni terrestri contese nel Mar Cinese Meridionale.

Attualmente, gli eserciti di Stati Uniti e Filippine stanno conducendo esercitazioni congiunte che Pechino ha definito una minaccia alla stabilità regionale.

Navi da guerra cinesi sono state avvistate nelle acque filippine dall'inizio di queste esercitazioni bilaterali "Balikatan" la scorsa settimana, con la portaerei Shandong che si sarebbe avvicinata fino a 2,23 miglia nautiche (circa quattro chilometri) dall'isola settentrionale di Babuyan.