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Belgio annuncia sanzioni contro Israele, ribadisce la posizione sul riconoscimento della Palestina
Le autorità limiteranno i servizi consolari per i cittadini residenti in insediamenti illegali ed esamineranno modi per negare i visti di lungo soggiorno di tipo D agli israeliani che vi abitano.
Belgio annuncia sanzioni contro Israele, ribadisce la posizione sul riconoscimento della Palestina
Il Belgio segue l'esempio di Francia, Regno Unito, Canada e Australia, che in precedenza avevano dichiarato di riconoscere la Palestina alla prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. / AP Archive
13 ore fa

Il Belgio ha annunciato misure drastiche nei confronti di Israele per il genocidio a Gaza, includendo sanzioni, un ampliamento dell'embargo sulle armi e un divieto di importazione di beni e servizi prodotti negli insediamenti illegali israeliani nei territori occupati.

L'accordo, adottato dal consiglio ristretto dei ministri, mira ad aumentare la pressione su Israele affrontando quella che i funzionari hanno descritto come "una tragedia umanitaria in Palestina".

I ministri israeliani di estrema destra, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, così come la leadership politica e militare di Hamas, saranno dichiarati persona non grata in Belgio. I loro nomi saranno aggiunti al Sistema d'Informazione Schengen (SIS).

Le autorità belghe limiteranno inoltre i servizi consolari per i cittadini residenti negli insediamenti illegali e studieranno modi per negare i visti di lunga durata di tipo D agli israeliani che vivono in tali aree.

L'Ufficio del Procuratore Federale belga sarà incaricato di perseguire i cittadini belgi coinvolti in gravi violazioni del diritto umanitario internazionale in Israele o nei territori palestinesi occupati.

Il governo ha deciso di ampliare il divieto esistente sulle esportazioni e sul transito di armi verso Israele, includendo tutti i beni militari e i prodotti a doppio uso, e di fare pressione sull'Unione Europea per un embargo completo.

Un decreto reale vieterà inoltre l'importazione di beni prodotti negli insediamenti illegali israeliani, in linea con le misure già adottate da Irlanda e Slovenia.

Il governo ha dichiarato che respingerà le richieste di sorvolo militare israeliano durante il massacro in corso e ridurrà la dipendenza dalle attrezzature di difesa israeliane.

Riconoscimento della Palestina

Il Belgio ha inoltre riaffermato il suo sostegno a una soluzione a due stati e annunciato l'intenzione di aderire alla Dichiarazione di New York insieme a Francia e Arabia Saudita, segnalando il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Il governo ha dichiarato che il riconoscimento formale avverrà una volta che tutti gli ostaggi saranno liberati e che gruppi come Hamas saranno esclusi dalla governance palestinese.

A livello europeo, il Belgio spingerà per la sospensione degli accordi commerciali, di ricerca e di aviazione con Israele, oltre a interrompere la cooperazione attraverso i programmi tecnici dell'UE.

Bruxelles sta inoltre esortando l'UE a sostenere un divieto sui prodotti degli insediamenti, in linea con l'opinione della Corte Internazionale di Giustizia espressa nel luglio 2024.

"Il Governo Federale sottolinea il suo impegno incrollabile a garantire che il diritto internazionale sia rispettato da tutte le parti coinvolte nel conflitto", si legge nella dichiarazione, condannando ogni violazione comprovata del diritto internazionale.

Il Belgio sta seguendo le orme di Francia, Regno Unito, Canada e Australia, che hanno precedentemente dichiarato che riconosceranno la Palestina alla prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

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