Charles Kirk, attivista conservatore vicino al presidente Usa Donald Trump, è morto dopo essere stato ferito al collo da colpi di arma da fuoco mentre stava partecipando a un evento in un campus universitario nello Utah.
Kirk, 31 anni e padre di due figli, è stato ucciso durante la prima tappa dell’evento “American Comeback Tour”. Stava partecipando a un format del tour chiamato "Prove Me Wrong" (Dimostrami che ho torto), in cui discuteva con persone del pubblico su argomenti polarizzanti. I video dell'incidente che circolano sui social media mostrano il momento in cui Kirk viene colpito, prima di stringersi il collo prima e collassare sulla sedia. I partecipanti all'evento si sono dati alla fuga.
Leader della gioventù conservatrice
Nato il 14 ottobre 1993 nella periferia di Chicago, Kirk frequentò per un breve periodo un college comunitario, ma decise presto di abbandonare gli studi per dedicarsi a tempo pieno all’attivismo. Nel 2012, appena diciottenne, fondò Turning Point USA (TPUSA), un’organizzazione non profit con la missione di “identificare, formare e organizzare studenti per promuovere i principi del libero mercato e di un governo limitato”.
Sotto la sua guida, TPUSA è cresciuta fino a diventare la più grande organizzazione di attivismo giovanile conservatore negli Stati Uniti, attiva in oltre 3.000 campus liceali e universitari, con più di 650.000 studenti membri e oltre 450 sostenitori ufficiali.
Kirk ha esercitato una forte influenza anche nel mondo dei media. I suoi commenti sono stati pubblicati da testate come Fox News, The Hill, Newsweek, RealClearPolitics e The Washington Times. Il suo podcast e programma radiofonico quotidiano The Charlie Kirk Show è stato trasmesso in contemporanea su 150 stazioni radio e su Real America’s Voice News, raggiungendo lo scorso anno 120 milioni di download. Sui social media, il suo pubblico mensile superava i 100 milioni di persone.
Alleato di Trump
Kirk era diventato uno dei sostenitori più visibili di Donald Trump, prendendo la parola sia alle Convention Nazionali Repubblicane del 2016 e del 2020, sia alla parata inaugurale di gennaio 2025. Successivamente, Trump lo nominò membro del Board of Visitors dell’Accademia dell’Aeronautica Militare.
“Il grande, e persino leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno ha capito o posseduto il cuore della gioventù negli Stati Uniti d'America meglio di Charlie. Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me, e ora non è più tra noi. Le condoglianze mie e di Melania vanno alla sua splendida moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti amiamo!", gli ha reso omaggio Trump su Truth.
In seguito, in una dichiarazione al New York Post, Trump lo ha ricordato come «un amico molto, molto caro e un uomo straordinario».
Autore prolifico, Kirk aveva pubblicato quattro libri, tra cui The MAGA Doctrine: The Only Ideas That Will Win the Future (2020), diventato un bestseller del New York Times. Nel 2022 aveva dato alle stampe The College Scam, un duro atto d’accusa contro il sistema dell’istruzione superiore statunitense, definito “sfruttatore” e responsabile di “lavare il cervello alla gioventù americana rubandole il futuro”. La sua prossima opera, intitolata Rightwing Revolution: How to Beat the Woke and Save the West, era prevista per il 2024.
Incluso nella lista “30 Under 30” di Forbes, Kirk era noto per i suoi incontri denominati “Change My Mind”, durante i quali organizzava dibattiti con gli studenti ed era riconosciuto per il suo stile provocatorio e polemico.
Mentre i conservatori lo elogiavano per la capacità di mobilitare l’elettorato giovanile, i critici lo accusavano di un linguaggio divisivo e della diffusione di disinformazione.
Durante le elezioni del 2020 aveva promosso accuse di brogli e contribuito a diffondere scetticismo riguardo al Covid-19. Contrario alla contraccezione, era anche un sostenitore della teoria complottista della “Grande Sostituzione”.
Tuttavia, a partire dal 2022, aveva invitato i Repubblicani ad adottare il voto per corrispondenza, affermando che «perdere fa molto più male che adattarsi al mese elettorale».
Islamofobo e filo-israeliano
Quando si trattava di Israele, Kirk si era distinto come uno dei suoi più ferventi sostenitori sin dall’inizio del genocidio di Gaza nel 2023. Pochi giorni dopo la diffusione di rapporti secondo cui i soldati israeliani avrebbero impedito l’ingresso degli aiuti e sparato deliberatamente a chi li cercava, aveva negato che Israele stesse affamando i palestinesi di Gaza.
In un post pubblicato su X lo scorso luglio aveva scritto: «No, Israele non sta affamando i gazawi».
Anche le sue dichiarazioni sull’Islam e sui musulmani avevano spesso suscitato polemiche. Kirk accusava i musulmani di estremismo e sosteneva che l’Islam fosse incompatibile con i valori occidentali. In uno dei suoi ultimi post su X, aveva affermato: «L’Islam è la spada che la sinistra usa per tagliare la gola all’America».