POLITICA
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Tammy Bruce termina il mandato al Dipartimento di Stato
Tammy Bruce, nominata vice rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, ha richiamato l’attenzione sul ruolo di mediazione dell’amministrazione Trump nei conflitti globali, citando il recente accordo di pace tra Azerbaigian e Arm
Tammy Bruce termina il mandato al Dipartimento di Stato
Tammy Bruce difende le politiche statunitensi su Gaza, Ucraina e altre questioni nella sua ultima conferenza stampa da portavoce del Dipartimento di Stato. / TRT World
13 agosto 2025

Washington, DC — Nominata dal presidente Donald Trump a vice rappresentante permanente degli Stati Uniti presso l’ONU, Tammy Bruce ha difeso, nella sua ultima conferenza stampa come portavoce del Dipartimento di Stato, le politiche USA su Gaza e Ucraina. Illustrando i successi ottenuti in oltre 200 giorni di incarico, Bruce ha definito Trump “il presidente della pace”.

Martedì, Bruce ha sottolineato il ruolo degli Stati Uniti nella risoluzione di conflitti in tutto il mondo, incluso il nuovo accordo di pace tra Azerbaigian e Armenia.

Ha dichiarato che questo risultato “segue una serie di accordi di pace negoziati tra Cambogia e Thailandia, Israele e Iran, Ruanda e Repubblica Democratica del Congo, India e Pakistan, Egitto ed Etiopia e Serbia e Kosovo, oltre all’eccezionale successo degli Accordi di Abramo”.

“Trump continua a dimostrare che le nazioni di tutto il mondo possono superare conflitti storici di lunga data per orientarsi verso un futuro di pace, prosperità e successo”, ha detto.

Bruce ha inoltre annunciato la pubblicazione del Rapporto sui diritti umani 2024 del Dipartimento di Stato. Il documento segnala crescenti preoccupazioni per la libertà di espressione in Europa e Asia, oltre a un aumento delle critiche nei confronti di Brasile e Sudafrica.

Nel rapporto, la sezione su Israele risulta più breve rispetto all’anno precedente e non fa menzione della crisi umanitaria a Gaza né delle circa 62.000 vittime palestinesi.

Pur evitando di rispondere a domande specifiche su singoli paesi, Bruce ha spiegato che il rapporto è stato “ristrutturato per essere conforme alle competenze legislative”, riducendo le ripetizioni e migliorandone la leggibilità.

Sui giornalisti uccisi a Gaza

Rispondendo a domande sull’uccisione di cinque giornalisti a Gaza, incluso il corrispondente di Al Jazeera Enes Sherif, Bruce ha evitato di condannare apertamente Israele.

Ha rinviato la questione al governo israeliano: “Israele ha pubblicato prove secondo cui Sherif era un membro di Hamas e sosteneva l’attacco del 7 ottobre. Le prove sono in loro possesso. Possono fornire spiegazioni se contattati”.

Bruce ha espresso apprezzamento per il lavoro dei giornalisti, ma ha ripetuto l’accusa che Hamas abbia infiltrato propri membri a Gaza fingendosi reporter.

“Ci troviamo di fronte a una situazione estremamente complessa e terribile. In passato Hamas ha infiltrato membri nella società spacciandoli per giornalisti. Questo è disastroso per chi cerca di accedere a informazioni reali”, ha detto.

A una domanda di un corrispondente di TRT World sui casi di Seyfullah Musallet, cittadino americano-palestinese linciato da coloni israeliani, e di Mohammed Ibrahim, un altro americano detenuto da Israele, Bruce ha risposto brevemente: “Siamo assolutamente a conoscenza di questi casi”.

“Non entrerò nei dettagli dei colloqui diplomatici in corso, né su quali negoziati siano in atto. La priorità assoluta del Dipartimento di Stato è la sicurezza e il benessere dei cittadini americani”, ha aggiunto.

Sul vertice Trump-Putin in Alaska

Parlando del vertice in Alaska, Bruce ha riferito che il segretario di Stato Marco Rubio ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, durante il quale le parti “hanno confermato l’impegno per un vertice di successo”.

Questo incontro sarà il primo dal giugno 2021 tra i presidenti in carica di Stati Uniti e Russia e la prima visita ufficiale di un presidente russo in Alaska dal 1867.

Riguardo alle preoccupazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e degli alleati europei, Bruce ha detto che Zelensky ha evidenziato come Putin consideri un “successo personale” l’ottenimento di un colloquio con gli Stati Uniti.

Zelensky teme che la Russia possa avanzare richieste drastiche e che Trump possa mediare un accordo che implichi perdite territoriali per l’Ucraina.

Bruce ha spiegato che Trump sta conducendo una missione di valutazione “per vedere esattamente cosa sia possibile”, assicurando che “per rispetto chiamerà prima Zelensky” e, se si giungerà a un accordo equo, “lo condividerà con i leader dell’UE e della NATO”.

Relazioni USA-Pakistan

Alla domanda sull’incontro tra il capo di stato maggiore pakistano Asim Munir e Trump, e sulle possibili vendite di armi a Islamabad a scapito dei rapporti con il primo ministro indiano Narendra Modi, Bruce ha detto che Trump ha avuto colloqui telefonici con entrambi i leader.

Ha ricordato che a maggio gli Stati Uniti hanno mediato un cessate il fuoco in un conflitto di quattro giorni tra India e Pakistan, che “avrebbe potuto assumere proporzioni molto più gravi”.

Il Pakistan ha riconosciuto il ruolo di Trump, mentre l’India ha negato che Washington abbia mediato l’accordo.

Bruce ha sottolineato le relazioni positive con entrambi i paesi, evidenziando le capacità diplomatiche di Trump nel superare le differenze.

“Le nostre relazioni con entrambi i paesi sono buone come sempre. Il fatto che il presidente conosca tutti e parli con tutti ci permette di ricomporre queste divergenze”, ha dichiarato.

Facendo riferimento al Dialogo USA-Pakistan sulla lotta al terrorismo, Bruce ha detto che, durante gli ultimi colloqui a Islamabad, le parti “hanno confermato i loro impegni comuni contro il terrorismo”.

“USA e Pakistan hanno discusso dei modi per cooperare contro le minacce terroristiche. È una buona notizia per la regione e il mondo che gli Stati Uniti lavorino con entrambi i paesi, garantendo un futuro positivo per le nostre relazioni”, ha concluso.

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