Il ministro degli Interni del Venezuela ha annunciato lunedì che 15.000 soldati saranno dispiegati negli stati occidentali di Zulia e Tachira, al confine con la Colombia.
Diosdado Cabello ha dichiarato che l'obiettivo del dispiegamento è quello di "garantire la pace" e combattere i gruppi criminali nella regione. L'operazione utilizzerà aviazione, droni e un "dispiegamento fluviale" per proteggere il confine.
La decisione segue un recente aumento delle tensioni, tra cui il raddoppio da parte degli Stati Uniti della ricompensa per informazioni che portino all'arresto del presidente venezuelano Nicolás Maduro, portandola a 50 milioni di dollari, e il dispiegamento di forze statunitensi nei Caraibi.
Cabello ha esortato le autorità colombiane a "fare la loro parte" rimuovendo chiunque tenti di commettere crimini nell'area di confine.
"Chiunque abbia rapporti con criminali, con bande criminali, deve assumersi le proprie responsabilità, e noi ci assumeremo le nostre," ha avvertito.
"Se c'è una cosa di cui il nostro popolo può essere sicuro, è che faremo ogni sforzo in quell'area, e i 15.000 uomini avranno il pieno supporto delle forze di polizia. Questo è uno sforzo congiunto. Vi assicuro che in questo momento ci sono operazioni in corso e stiamo distruggendo alcuni campi (criminali)."
Nel frattempo, il ministro della Difesa venezuelano Vladimir Padrino López ha negato le accuse degli Stati Uniti secondo cui le forze venezuelane starebbero collaborando con i guerriglieri colombiani per trafficare cocaina. Questa dichiarazione è arrivata in risposta ai commenti del capo della Drug Enforcement Administration (DEA) statunitense, Terry Cole, che ha affermato che il Venezuela starebbe aiutando i guerriglieri colombiani a rifornire i cartelli messicani con quantità record di cocaina destinata agli Stati Uniti.
Le azioni del governo venezuelano arrivano in un momento di crescenti tensioni con gli Stati Uniti riguardo alle manovre militari americane pianificate nei Caraibi per combattere il traffico di droga. Gli Stati Uniti accusano Maduro di guidare il "Cartello dei Soli", un'organizzazione di narcotraffico. Cabello e Maduro negano l'esistenza del cartello.
In segno di supporto agli Stati Uniti, anche la Francia ha deciso di aumentare la sorveglianza nei Caraibi inviando più navi nel suo territorio d'oltremare di Guadalupa.