Taiwan ha arrestato tre dipendenti della Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) con l'accusa di aver sottratto segreti industriali relativi alla tecnologia avanzata dei chip a 2 nanometri dell'azienda.
TSMC ha scoperto accessi insoliti a file riservati, sollevando il sospetto che tre dei suoi dipendenti abbiano ottenuto illegalmente tecnologie fondamentali, ha riportato martedì Focus Taiwan, citando i procuratori locali.
L'azienda ha denunciato il caso ai procuratori, che hanno condotto perquisizioni e arresti tra il 25 e il 28 luglio.
La Legge sulla Sicurezza Nazionale di Taiwan rende illegale divulgare segreti industriali relativi a tecnologie fondamentali nazionali a entità straniere o ostili senza autorizzazione.
L'incidente rappresenta il primo caso di accesso non autorizzato a tale tecnologia, e i procuratori stanno indagando sui motivi e sulle potenziali fughe di informazioni future.
Lo sviluppo si è verificato mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito martedì che TSMC potrebbe investire 300 miliardi di dollari in Arizona, quasi raddoppiando l'investimento totale precedentemente annunciato dall'azienda in America.
“Taiwan sta arrivando e spenderà 300 miliardi di dollari in Arizona per costruire il più grande impianto al mondo per chip e semiconduttori,” ha dichiarato Trump in un'intervista a CNBC.
L'azienda, tuttavia, non ha confermato questa affermazione, e le sue azioni sono calate mercoledì.
TSMC aveva annunciato a marzo che avrebbe “ampliato il suo investimento negli Stati Uniti a 165 miliardi di dollari per alimentare il futuro dell'IA”, nonostante i negoziati tariffari in corso tra Taipei e Washington DC.