L'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, lunedì ha fatto appello alla compassione e alla riforma legale del sistema di immigrazione del Paese, avvertendo contro il trattamento delle famiglie di immigrati come "nemici".

"Tredici anni fa, la mia amministrazione ha agito per proteggere i giovani che erano americani in ogni senso, tranne che su carta," ha dichiarato su X.

Ha descritto questa politica come un esempio di come gli Stati Uniti possano essere sia "una nazione di immigrati che una nazione di leggi", esortando gli americani a riflettere su questo principio oggi.

"Famiglie con storie simili, che vogliono solo vivere, lavorare e sostenere le loro comunità, vengono demonizzate," ha affermato.

Obama ha sottolineato l'importanza di riformare la politica sull'immigrazione preservando al contempo la dignità di tutte le persone, dichiarando: "Possiamo sistemare il nostro sistema di immigrazione rotto, riconoscendo comunque la nostra comune umanità e trattandoci l'un l'altro con dignità e rispetto."

"In realtà, è l'unico modo in cui potremo farlo," ha aggiunto.

Le sue dichiarazioni arrivano in un momento di rinnovato dibattito sulle politiche migratorie sotto l'amministrazione Trump, che includono un aumento delle misure di controllo e limitazioni alle protezioni per i migranti senza documenti.