Il Capo di Stato Maggiore israeliano Eyal Zamir ha invitato domenica il primo ministro Benjamin Netanyahu ad accettare una proposta attuale per uno scambio di prigionieri, avvertendo che l'occupazione di Gaza City comporta “seri rischi” per la vita degli ostaggi.
L'appello arriva in un momento di crescenti pressioni da parte delle famiglie degli ostaggi israeliani affinché si raggiunga un accordo per garantire il rilascio dei loro cari.
Giovedì, Netanyahu ha ordinato negoziati immediati per il rilascio di tutti gli ostaggi, continuando però a pianificare l'occupazione di Gaza City e il trasferimento dei suoi residenti.
Le dichiarazioni di Netanyahu suggeriscono che potrebbe cercare un accordo sotto nuove condizioni, mentre i mediatori attendono una risposta ufficiale da parte sua a una proposta egiziano-qatariota, in gran parte coerente con precedenti accordi israeliani e recentemente accettata da Hamas.
“C'è un accordo sul tavolo, e dovrebbe essere accettato ora,” ha dichiarato Zamir in commenti riportati dal canale israeliano Channel 13.
“L'esercito ha fornito le condizioni per la sua realizzazione, e la decisione è ora nelle mani di Netanyahu.”
Il capo dell'esercito ha rinnovato le sue preoccupazioni riguardo al piano di occupare Gaza City.
“L'esercito è in grado di occupare Gaza, ma l'operazione potrebbe mettere seriamente in pericolo la vita degli ostaggi,” ha affermato.
Le famiglie degli ostaggi hanno accolto con favore le dichiarazioni di Zamir.
Scambio a due fasi
“Il capo di stato maggiore riflette la richiesta della maggioranza del pubblico israeliano di un accordo globale che riporti 50 ostaggi e ponga fine alla guerra,” si legge in una dichiarazione.
Israele stima che Hamas detenga 50 ostaggi, di cui 20 ancora vivi, mentre Tel Aviv trattiene oltre 10.800 palestinesi, tra denunce di torture e negligenza medica da parte di gruppi per i diritti umani.
Venerdì, il ministro della Difesa Israel Katz ha approvato i piani dell'esercito per l'occupazione di Gaza City, promettendo un pesante fuoco e lo spostamento della popolazione.
Secondo Channel 12, la proposta attuale prevede un ridispiegamento israeliano vicino al confine per consentire aiuti umanitari, un cessate il fuoco temporaneo di 60 giorni durante il quale lo scambio avverrebbe in due fasi – il rilascio di 10 ostaggi vivi e 18 corpi israeliani in cambio di detenuti palestinesi – e discussioni su accordi di cessate il fuoco permanente.
Israele ha ucciso quasi 62.700 palestinesi a Gaza dall'ottobre 2023. La campagna militare ha devastato l'enclave, che sta affrontando una carestia.
Lo scorso novembre, la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l'umanità a Gaza.
Israele deve anche affrontare un caso di genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia per la sua guerra sull'enclave.