Cina, Corea del Sud e Giappone hanno concordato di rafforzare il libero scambio, secondo una dichiarazione congiunta rilasciata dai loro alti funzionari al termine di un incontro a Seul.
L'incontro, il primo di questo livello negli ultimi cinque anni, si è svolto domenica, in un contesto segnato dall'impatto delle tariffe punitive imposte dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su un'ampia gamma di importazioni, tra cui automobili, camion e pezzi di ricambio.
Corea del Sud e Giappone, entrambi grandi esportatori di automobili, e la stessa Cina sono state colpite duramente dalle nuove misure tariffarie statunitensi.
Alla riunione hanno preso parte il ministro dell'Industria sudcoreano, Ahn Duk-geun, il suo omologo giapponese, Yoji Muto, e il ministro cinese del Commercio, Wang Wentao.
I tre Paesi hanno concordato di accelerare i negoziati per un accordo di libero scambio trilaterale e di creare "un ambiente prevedibile per il commercio e gli investimenti", come riportato nella dichiarazione congiunta.
Ahn, rappresentante della Corea del Sud, ha sottolineato la necessità di una risposta "congiunta" da parte dei tre Paesi alle sfide globali comuni.
"L'attuale contesto economico e commerciale è segnato da una crescente frammentazione dell'economia globale", ha dichiarato.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l'introduzione di tariffe su misura per ciascun partner commerciale a partire dal 2 aprile, nel tentativo di correggere quelle che considera pratiche sleali.
Tuttavia, la scorsa settimana ha anche dichiarato ai giornalisti che ci sarebbe stata una certa "flessibilità", un segnale che ha portato i mercati a reagire con un moderato sollievo verso la fine della settimana.